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CHIVASSO. La Caritas diventa realtà

CHIVASSO. La Caritas diventa realtà
La Caritas apre a Chivasso. Dopo anni e ancora anni in cui non si faceva che annunciarlo, l’ente di carità e di aiuto agli ultimi della Cei - la Conferenza episcopale italiana - è finalmente arrivato nella città del Nocciolino. Durante la presentazione, che si è tenuta martedì sera nel teatro dell’Oratorio della parrocchia Santa Maria Assunta, primo a prendere la parola è stato don Tonino Pacetta. Il prevosto della parrocchia di San Giuseppe Lavoratore ha esordito spiegando che la Caritas è il risultato del lavoro sinergico compiuto dalle parrocchie Santa Maria Assunta, San Giuseppe Lavoratore, Madonna del Rosario, San Giovanni Battista, San Rocco e Madonna di Loreto, guidate da don Davide Smiderle, don Gianpiero Valerio, fra Stefano Campana e lo stesso don Tonino, insieme alle associazioni chivassesi già impegnate nella carità verso il prossimo. “Da anni qui si sentiva parlare di Caritas, ma fino ad oggi lo scoglio che si è sempre presentato davanti a noi era la presenza di tutte queste associazioni di solidarietà - ha esordito il sacerdote -. Ci chiedevamo cosa ‘ci stavamo a fare noi se c’erano già loro’ ma poi, grazie anche alla presenza di preti nuovi e giovani, abbiamo voluto tradurre questa volontà in pratica. Quello che sta iniziando oggi è un piccolo cammino. Pensiamo che la Caritas possa coordinare le altre associazioni civili che da anni operano con impegno e dedizione e che, nello stesso tempo, possa aprirsi anche alle altre realtà religiose presenti sul territorio”. La Chiesa Evangelica, quelle Valdesi ed Ortodosse ed anche la realtà islamica. A leggere il documento firmato ufficialmente a fine serata da don Davide e don Giampiero è stata la storica figura di Gianfranco Pipino. “A Chivasso, la Caritas dovrà collaborare con il Vescovo nel promuovere l’animazione del senso di carità verso le persone e le comunità in situazione di difficoltà e del dovere di tradurlo in interventi concreti - ha annunciato -. Coordinerà le iniziative e gli interventi di emergenza in caso di calamità, promuoverà il volontariato e favorirà la formazione degli operatori pastorali della carità e del personale di ispirazione cristiana impegnato nei servizi sociali”. La Caritas chivassese, a detta di Pipino, è un’ organismo che nasce in punta di piedi, piccolo e giustamente povera, provvisoriamente ospitata nei locali della casa parrocchiale di don Tonino Pacetta. “Siamo in cerca di una sede, possibilmente in centro città, per poter aprire un centro d’ascolto accessibile a tutti - aggiunge -. Come ogni bambino ha bisogno del sorriso dei genitori per vivere bene, così la Caritas ha bisogno della benevolenza e dell’aiuto di tutti i chivassesi nello svolgimento della sua attività”. A fine serata, sono stati presentati anche i membri del direttivo: Luigi Audisio, Benito Belpanno, Marco Borghi, Francesca Melis, Gianfranco Pipino, Nino Sarlo, Ivana Soncin, Giovanna Sosso e Silvio Torasso. E’ inoltre stata presentata la prima volontaria, Maddalena Albora.
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