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MONTANARO-FOGLIZZO. Discariche di amianto a cielo aperto: vergogna!

MONTANARO-FOGLIZZO. Discariche di amianto a cielo aperto: vergogna!
Sono passati più di vent’anni dalla sua messa al bando, eppure in Canavese non passa giorno in cui non vengano ancora scovati nuovi resti di amianto. Così è successo, recentemente, a Montanaro e a Foglizzo. La segnalazione ci è arrivata dal Comitato di Difesa Ambientale Locale montanarese che in diverse ispezioni compiute sul territorio da un anno a questa parte, ha rilevato una pericolosa presenza di amianto e di altri rifiuti ingombranti in diverse aree di competenza comunale. Eternit di fianco all’ex casello ferroviario situato dietro la caserma dei Carabinieri, eternit lungo la sponda sinistra del torrente Orco in zona Mulino dei Boschi, eternit vicino alle sponde della nuova strada provinciale per Vallo, sul lato delle Cave Ronchi. Lastre di amianto sono sotto gli occhi di tutti in Strada Pratomoriano nei pressi del deposito di Cava Borra, sulla strada sterrata che si trova al fondo di via Ivrea e lungo la ferrovia. Un’altra grande quantità, su indicazione del Comitato, sotto alcuni alberi piantati nella vecchia strada per Vallo, quella che porta all’Ecostazione per intenderci. Altri pannelli di eternit sulla strada provinciale 42 che porta a Foglizzo: in un campo ci sono lastre e ancora lastre accatastate le une sopra le altre a formare un grande mucchio. “Siamo a conoscenza del problema - spiega Fulvio Gallenca, sindaco di Foglizzo -. E’ una situazione che, da diverso tempo, si verifica più volte all’anno nelle strade di campagna del nostro paese e per questo, al momento di stendere il bilancio, teniamo sempre in conto una quota da inserire nella tassa rifiuti. Ormai sappiamo anche quali sono le strade ‘buone’ più usate per gli scarichi. Si tratta di quelle più buie, vuote e vicine a via d’uscita”. “Purtroppo, la rimozione dell’amianto richiede dei tempi molto lunghi - conclude -. Da soli noi non possiamo rimuoverlo, servono delle delibere e degli appalti specializzati. Si tratta di operazioni molto costose che devono essere sostenute dai proprietari. Nel nostro caso, le lastre sono state abbandonate su territorio comunale, quindi la rimozione spetta a noi”. “Ci stiamo attivando per pulire le zone , la rimozione è una cosa che avevamo in programma di fare già da un po’ - gli fa eco Giovanni Ponchia, sindaco di Montanaro -. Sicuramente, ora che è nato il Gruppo di Protezione Civile, attueremo un monitoraggio delle strade per segnalare i luoghi dei ritrovamenti. Ovviamente se si tratta di territori privati, come Comune non possiamo intervenire e lo stesso vale per le giornate dedicate alla pulizia dell’ambiente perché si tratta di rifiuti speciali che devono essere rimossi su segnalazione da ditte specializzate”.
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