In città mancano i soldi e il Comune dà una bella sforbiciata ai servizi. Con la crisi che morde ormai da diversi anni, questo è il quadro che rappresenta un po’ l’intera penisola italiana. Questa, però, è anche l’aria - molto gelida a dire la verità - che tira a Brandizzo. A denunciare la tragica situazione in cui versa il piccolo comune guidato dall’amministrazione di Roberto Buscaglia, è Germana Boffo, capogruppo della lista “Progetto Comune- Brandizzo Democratica”. La consigliera, alla vigilia della presentazione del bilancio di previsione che avverrà entro la fine di questo mese, è preoccupata sulle scelte di “spending review” che verranno operate dal primo cittadino e dalla sua maggioranza. “Con le variazioni di novembre il sindaco dovrà occuparsi di assestare il bilancio per far quadrare i conti. Attualmente, però, a causa dei continui tagli che lo Stato sta effettuando nei confronti dei Comuni, il sindaco si trova un po’ in difficoltà”, ha esordito Boffo. “Proprio per far fronte a tutto questo, e quindi per risparmiare, i brandizzesi vedranno effettuare molti tagli su tutti i capitoli”. Il che significa che servizi pubblici come trasporti, sanità ed istruzione - per citarne alcuni - vedranno diminuire ancora i contribuiti a loro favore. “Per fare un esempio a me vicino - prosegue - le scuole riceveranno il 10 per cento di soldi in meno”. Sempre a detta di Boffo, anche per quanto riguarda il capitolo tasse la situazione è piuttosto intricata. “Il sindaco non può aumentare ulteriormente i contributi. Le aliquote di Tasi, Tari ed Imu della città, infatti, si attestano già sui limiti massimi di tassazione concessa dallo Stato”. Quindi, l’unica tassa che Buscaglia potrebbe ancora decidere se aumentare o meno è l’addizionale Irpef. “Al momento - specifica il capogruppo - l’incremento dell’Irpef non sembra essere tra i piani di risparmio del sindaco. In ogni caso, per avere un quadro della situazione più sicuro, bisognerà aspettare il consiglio comunale di fine novembre”. Infine, conclude: “Ovviamente, la mia speranza è che, qualunque siano le scelte di risparmio operate, si faccia in modo di non tartassare ulteriormente i nostri cittadini”.
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