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Alberto Cirio annuncia l'inaugurazione dell’Autostrada del Tartufo: dal 30 dicembre si viaggia gratis

Dopo decenni di ritardi, cantieri infiniti e polemiche, il Piemonte saluta la sua incompiuta: l’intera tratta apre al traffico, gratuita fino ad aprile. Cirio e Rixi percorreranno per primi la strada-fantasma diventata finalmente reale

Alberto Cirio annuncia l'inaugurazione dell’Autostrada del Tartufo: dal 30 dicembre si viaggia gratis

Alberto Cirio annuncia l'inaugurazione dell’Autostrada del Tartufo: dal 30 dicembre si viaggia gratis

L’eterna incompiuta del Piemonte, quell’Asti-Cuneo diventata negli anni più una barzelletta che un’infrastruttura, sta finalmente per aprire. La Regione Piemonte annuncia infatti che il 30 dicembre l’Autostrada del Tartufo sarà ufficialmente percorribile da cima a fondo, un traguardo che il presidente Alberto Cirio definisce senza mezzi termini «storico». Una parola che, per una volta, non suona esagerata: dopo decenni di cantieri interrotti, autorizzazioni mancanti, ricorsi, polemiche e perfino barzellette, ora i 90 chilometri tra Asti e Cuneo si potranno davvero percorrere senza deviazioni, senza tratti mancanti, senza quel fastidioso “spezzatino autostradale” che ha accompagnato generazioni di automobilisti.

La presentazione ufficiale è fissata per il 28 dicembre, quando il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi e lo stesso Cirio percorreranno l’intera tratta da Asti fino allo svincolo con l’A6. Un viaggio simbolico che servirà anche a fare il punto sulle opere complementari, già autorizzate per oltre 40 milioni di euro, insieme agli assessori regionali Enrico Bussalino e Marco Gabusi, ai sindaci e alle istituzioni del territorio. Non sarà solo un taglio del nastro: si farà finalmente il quadro complessivo di un’infrastruttura che promette di rivoluzionare i collegamenti di una delle aree più produttive e turistiche d’Italia, dal distretto vinicolo dell’Astigiano ai territori del tartufo e dell’agroindustria cuneese.

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«Ci eravamo impegnati a rendere interamente percorribile l’autostrada entro fine anno e così è», dichiara Cirio. «Finalmente le auto potranno entrare ad Asti e viaggiare fino a Cuneo senza mai uscire dall’autostrada, con un solo breve tratto in cui si procederà a doppio senso di marcia in piena sicurezza su una carreggiata. Ma solo fino ad aprile, quando avremo anche la seconda carreggiata. Naturalmente fino ad allora l’intera nuova tratta resterà gratuita».

Una gratuità temporanea che farà felici pendolari e imprese, considerando che il costo stimato del pedaggio per l’intero percorso, una volta attivo, sarà di circa 6,60 euro, mentre il tempo di percorrenza medio scenderà a poco più di un’ora, contro le strade statali più lente e tortuose o i collegamenti alternativi: l’autobus da 1h35, o il treno senza collegamento diretto, che passando da Torino arriva a sfiorare le tre ore.

La differenza si vedrà subito: la mappa interattiva aggiornata dell’infrastruttura mostra carreggiate continue, svincoli finalmente operativi, webcam attive e una viabilità che assomiglia, finalmente, a quella di un’autostrada moderna. Il Piemonte, insomma, guadagna un asse stradale vero, continuo, capace di sostenere traffico industriale, turistico e commerciale come mai prima.

Cirio rivendica il risultato come la conclusione di un percorso che nel 2019 sembrava impossibile.

«Quando sono diventato presidente era tutto bloccato: cantieri fermi, niente autorizzazioni, zero fondi. Abbiamo fatto un lavoro enorme con il ministero, con la presidente Meloni e il ministro Salvini, che ringrazio, con il territorio e con la concessionaria Asti-Cuneo. L’obiettivo era arrivare ad avere finalmente l’autostrada che abbiamo aspettato per tanto, troppo tempo. E soprattutto mantenere la parola data a un intero territorio, tra i più laboriosi e produttivi d’Italia».

Così, a pochi giorni dal nuovo anno, il Piemonte si prepara a salutare la sua storica incompiuta: l’Autostrada del Tartufo diventa realtà. Le auto entreranno ad Asti e usciranno a Cuneo e viceversa senza interruzioni, senza cantieri infiniti, senza deviazioni improbabili.
Insomma, questa volta il traguardo non è promesso: è asfaltato.

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