AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
06 Dicembre 2025 - 10:22
Vincenzo Ceratti si candida a sindaco per "Noi Moderati"
Ha già in tasca un programma elettorale. «Sì. Con dodici punti scritti quest’estate in barca», ci dice. Figurano anche la riorganizzazione dell’ufficio tecnico comunale, una revisione complessiva della società Ivrea Parcheggi, interventi sulla mobilità, sull’arredo urbano, sulle frazioni e sulle aree residenziali.
Lui è Vincenzo Ceratti, classe 1967, imprenditore del settore assicurativo, volontario della Croce Rossa, ex calciatore dilettante nel ruolo di terzino, tra i personaggi più conosciuti di Ivrea. La novità? La notizia della settimana. Ritorna ufficialmente sulla scena politica nei panni di nuovo segretario cittadino di «Noi Moderati».
«Limitatamente a questa città – ci tiene a sottolineare – Non ho ambizioni diverse, al massimo qualcosa nei paesi vicini. Io voglio lavorare qui».
Ceratti non è un nome qualsiasi. In tanti lo collegano solo al Carnevale e alla battaglia delle arance. Non è un caso. Da oltre trent’anni nei Tuchini del Borghetto, di cui ha fatto parte del direttivo fin dal 1990, nel tempo ha ricoperto praticamente ogni ruolo dello Stato Maggiore: furiere, ufficiale d’onore, aiutante di campo, fino al culmine nel 2019 quando è stato nominato Generale dello Storico Carnevale, riconfermato anche per l’edizione 2020.
Sul fronte politico, Ceratti ha già occupato la scena come referente cittadino di Forza Italia. Un’esperienza finita con un addio polemico e mai del tutto chiarito. «Sono uscito per motivi che non voglio rivangare», spiega ora.
Epperò, qualche settimana fa, dopo la nomina di un commissario, aveva contestato pubblicamente la mancanza di una sede, la cancellazione del suo lavoro costruito con il circolo e la gestione definita “caotica” del partito sul territorio. «Forza Italia oggi è pressoché assente. Non saprei nemmeno con chi parlare. So che c’è il sindaco di Piverone, ma non è il segretario».
E se non è veleno questo, diteci voi che cos’è!
Tant’è! Acqua passata. La verità è che per tornare in pista, serviva un contenitore politico credibile e moderato, come «Noi Moderati», il partito centrista e liberal-riformista guidato da Maurizio Lupi, nato dall’unione tra «Italia al Centro», «Coraggio Italia», «Noi con l’Italia» e «Udc». In questo contesto, la proposta a Ceratti è arrivata naturale…

Antonio Punzurudu
«L’ho discussa con il segretario regionale Antonio Punzurudu. Prima di accettarla ho messo alcuni paletti. Voglio avere le mani libere. Non voglio vincoli di nessun tipo. E mi hanno detto: vai…».
Ed è quel “vai” che definisce tutto il resto. Ceratti non vuole essere un segretario ornamentale, né un gestore di equilibri interni ed esterni. E’ qui perchè vuole giocare la vera partita: quella delle prossime elezioni comunali.
Lo dice apertamente e con pragmatismo, senza girarci intorno.
«Mi candido a sindaco o con i partiti o con una lista civica. Se sono stato capace di gestire un’azienda significa che non sono uno sprovveduto. Saprò gestire un Comune anche meglio. E poi alle prossime elezioni avrò circa 60 anni. Sarò ancora più maturo e il tempo non mi mancherà»..
La prima emergenza, secondo Ceratti, è la sicurezza.
«È il problema numero uno – ci dice – Se continuiamo a parlare di percezione, come fa il sindaco di Milano, allora non stiamo capendo cosa succede davvero».
La seconda emergenza è il commercio e la terza è il centro storico che si sta svuotando: "E' indecente - stigmatizza - L’attenzione è tutta per la grande distribuzione, non per i negozi di vicinato».
Poi ci sono i quartieri. «Sono stati lasciati andare a loro stessi – commenta – Non sono solo un serbatoio di voti: sono un valore. E oggi li stiamo perdendo».
Da ex Generale del Carnevale, Ceratti non si sottrae a un’analisi sulla manifestazione più iconica di Ivrea. E la sua opinione pesa, perché è interna e autorevole.
«Serve una revisione profonda – sottolinea – Così com’è, questa manifestazione rischia di non avere un futuro. O di avere un futuro incasinato».
Peraltro negli anni scorsi non aveva esitato a criticare pubblicamente alcune scelte del nuovo cda della Fondazione, contestando una gestione poco coerente con la storia della Festa.
Sul piano dei rapporti politici, Ceratti rivendica una certa chiarezza.
«Ho un buon dialogo con Giorgia Povolo della Lega, con Massimiliano De Stefano di Azione/Italia Viva e con Andrea Cantoni di Fratelli d’Italia. Ma anche con Luca Spitale del Pd. Meno con Laboratorio Civico. Per niente con Viviamo Ivrea di Francesco Comotto».
Insomma è l’inizio dichiarato di un percorso politico nuovo, maturato dopo anni di attività pubblica, dopo un addio polemico a Forza Italia e dopo una lunga storia nel Carnevale. «Sarà una rottura col passato», promette. E conoscendo il personaggio, questa volta è molto probabile che farà davvero rumore.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.