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Bollengo, SCS torna a fare la morale: incontro pubblico il 10 dicembre

Il direttore generale Andrea Grigolon spiega ai cittadini come “riciclare bene”, mentre il Comune scivola al 69% di differenziata e l’indifferenziato vola a 132 chili pro capite. Tra ramanzine e responsabilità mai ammesse, SCS prova ancora a scaricare tutto sulle “distrazioni” dell’utenza

Andrea Grigolon di SCS

Andrea Grigolon di SCS

A Bollengo, mercoledì 10 dicembre 2025 alle ore 18, nella sala Nuova Torre, si terrà un incontro pubblico organizzato da SCS per spiegare alla popolazione come “riciclare bene”. Protagonista della serata sarà il direttore generale Andrea Grigolon, pronto a illustrare ai cittadini cosa devono fare – o, sottinteso, cosa non stanno facendo – per migliorare la raccolta differenziata.

Già il titolo dell’appuntamento, “Come riciclare bene per migliorare la raccolta differenziata”, suona come l’ennesima ramanzina pubblica: se i numeri crollano, se la percentuale si abbassa, se le bollette rischiano di gonfiarsi… beh, la colpa dev’essere dei cittadini. Mai dell’organizzazione, mai della gestione, mai della filiera.

Eppure Bollengo non è un paese qualunque: era un tempo considerato un “Comune riciclone”, un esempio. Oggi invece arranca a un modesto 69% di differenziata (dato al 30 ottobre 2025) e viaggia verso i 132 kg di indifferenziato per abitante entro fine anno. Dati che SCS mostra con aria preoccupata, come un professore che sgrida la classe, senza però spiegare perché una realtà prima virtuosa stia andando indietro anziché avanti.

SCS imputa il peggioramento alle “distrazioni” dei residenti, soprattutto nella plastica e nell’umido. Certo, una bottiglia nel sacco sbagliato può capitare a chiunque. Ma ridurre tutto a una svista generalizzata è comodo, troppo comodo.
Forse sarebbe interessante analizzare anche come funziona la filiera, quali controlli vengono fatti, che qualità ha realmente la raccolta porta a porta, quali strumenti concreti sono stati messi in campo oltre ai soliti volantini e incontri didattici in cui il cittadino viene trattato come uno scolaretto svogliato.

E poi ci sono i rifiuti abbandonati nei fossi e nei campi, che – guarda caso – finiscono per pesare sulle statistiche del Comune. Una piaga che non nasce certo dalle “distrazioni domestiche”, ma da controlli carenti e da un territorio lasciato a macchia di leopardo. Su questo, però, SCS sorvola volentieri.

Il rischio, il 10 dicembre, è che l’incontro diventi l’ennesima lezione in cui il gestore spiega, il popolo ascolta e, alla fine, la morale è sempre la stessa: state sbagliando voi.
Peccato che Bollengo non sia passato dal podio alla retrovia senza qualche responsabilità da parte di chi gestisce il ciclo dei rifiuti. Prima di ripetere per l’ennesima volta ai cittadini come differenziare, forse questa volta sarebbe il caso che SCS spiegasse qualcosa anche di se stessa.

Ma chissà se mercoledì, tra un richiamo e un grafico, si troverà il tempo.

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