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Emporio Rata.Tu, il progetto che trasforma le eccedenze in una spesa dignitosa

Libertà di scelta, volontari formati e nessun pacco preconfezionato: così il progetto sostiene le persone in difficoltà con dignità e rispetto

I Rata Incontra

Da sinistra a destra: Mary, Ariella e Zelia

In un territorio dove le eccedenze alimentari finiscono spesso tra i rifiuti mentre le difficoltà economiche crescono, l’Emporio Rata.Tu rappresenta una risposta concreta nell’Alto Canavese. Non è solo un luogo dove si ritirano generi alimentari, ma un modello sociale che mette al centro autonomia e rispetto.

«Il valore del nostro progetto non sta solo nel cibo che distribuiamo, ma nel modo in cui lo facciamo», spiega Federica Damiani, responsabile progetti dell’Associazione Mastropietro. La logica è superare il pacco indistinto per lasciare spazio alla libertà di scelta: «Quando la povertà non è più una cifra, ma una fatica quotidiana di “arrivare a fine carrello”, devi rispondere con rispetto. Anche il nome Rata.Tu richiama la ratatouille, un piatto povero, accostato al “tu” per mettere al centro la persona».

L’Emporio nasce nel 2021 da un’idea dell’Associazione Mastropietro e da un progetto del Ciss 38 di Cuorgnè, insieme alle associazioni Con altri occhi di Valperga e La Tartaruga di Rivara. Una struttura pensata nel pieno dell’emergenza Covid, quando divenne evidente la necessità di un sostegno più mirato e complementare a quello delle Caritas, soprattutto per i prodotti freschi.

Oggi l’Emporio opera in un ex ferramenta di piazza Pinelli 17 a Cuorgnè ed è aperto tre giorni a settimana — lunedì, mercoledì e venerdì — grazie a tre squadre di volontari, ognuna con un ruolo specifico.

I “Rata Guida” sono attivi al mattino, dalle 8 alle 12: due volontari incaricati di raccogliere le eccedenze alimentari — carne, pesce, latticini, prodotti freschi e, talvolta, articoli per l’igiene — tramite un furgone acquistato con crowdfunding e fondi come il bando San Paolo. La collaborazione con la Nova Coop attraverso il “Progetto Buon Fine”, oltre a panetterie, negozi e aziende agricole, assicura varietà e continuità.

A metà mattinata entrano in azione i “Rata Cura”, un gruppo composto da volontari, dipendenti e persone in borsa lavoro finanziate dal Ciss 38. Dalle 9.30 fino alla pausa pranzo selezionano, catalogano e dispongono i prodotti sugli scaffali, controllando le scadenze secondo le norme HACCP. È la fase in cui vengono valorizzati anche i prodotti degli orti sociali.

Rata Guida: Karim e Mauro 

Rata Cura: Zelia

Il furgone acquistato grazie al cowdfunding

I volontari di Emporio solidale Rata.Tu 

In un evento di Fondazione di comunità, da destra a sinistra: Federica, Nadia, Mara Nizzia, rappresentante del Ciss 38 e  dell'Associazione La Tartaruga,  Stefano Rossetti, rappresentante del Ciss38, Egidio Costanza, presidente dell'Associazione Mastropietro, Augusto Vino, Presidente Fondazione di Comunità Canavese, Stefania Pozzato, Ciss 38, Cristiano e Barbara Nora, rappresentanti Con Altri Occhi  

Incontro tra il Comune di Courgnè e l'Emporio solidale Rata.Tu

Nel pomeriggio subentrano i “Rata Incontra”, che dalle 15 alla chiusura accolgono gli utenti regolando l’accesso tramite sorteggio per garantire equità. «Un tempo entrava per primo chi arrivava per primo; oggi vogliamo dare a tutti la stessa possibilità», sottolinea Damiani.

La distribuzione è uno degli elementi più innovativi: gli utenti non ricevono un pacco prestabilito, ma scelgono direttamente dagli scaffali, accompagnati da un volontario. Una modalità che tiene conto di diete, stili di vita e credenze religiose. Il pagamento avviene tramite una tessera punti nominativa, assegnata in base all’ISEE e alla composizione familiare dalle Caritas di Valperga, Cuorgnè e Castellamonte. La tessera, valida un anno, si ricarica ogni mese.

«È importante perché restituisce dignità: essere in difficoltà non significa non sapere cosa è meglio per sé», aggiunge Damiani.

I volontari non si limitano alla gestione dei prodotti: diventano un riferimento, ascoltano, orientano verso altri servizi quando emergono problemi abitativi o lavorativi. In collaborazione con la Biblioteca comunale di Cuorgnè è nata anche una piccola libreria, dove chi fa la spesa può prendere libri per adulti e bambini, anche in lingue diverse.

La ricerca di fondi rimane costante, così come la necessità di rafforzare la comunicazione. La direzione, però, è definita. «Insieme alla mia collega Nadia Zamberlan, che segue volontari e donatori, lavoriamo per contrastare povertà e spreco. Non acquistiamo prodotti: vogliamo ridurre la sovrapproduzione e il consumismo», afferma Damiani. L’obiettivo è fidelizzare i piccoli donatori e promuovere un’alimentazione più attenta, anche vegetariana.

La riflessione finale guarda al domani. «Il sogno sarebbe eliminare le eccedenze alimentari perché lo spreco non esiste più. Ma quando ciò accadrà, come si aiuteranno le persone che oggi non riescono a fare la spesa?», osserva Damiani. «Se un giorno produrremo solo ciò che serve, spero sapremo anche distribuirlo in modo equo. Fino ad allora, noi continueremo a esserci».
Una prospettiva che vorebbe includere, un giorno, anche chi non rientra nelle categorie “povere”, ma è comunque schiacciato dal costo della vita: studenti, giovani famiglie, lavoratori con redditi insufficienti.

Nel frattempo, l’Associazione Con altri occhi celebrerà i suoi 20 anni con una cena solidale a Valperga, venerdì 6 dicembre: Santa Messa alle 18.30 nella chiesa SS Trinità, poi la cena alle 19.30 negli Spazi di Società in via Pierino Grosso 23 (offerta minima 20 euro). Il ricavato sarà destinato al sostegno dell’Emporio Rata.Tu.

In attesa di un futuro in cui progetti come questo non saranno più necessari, l’Emporio continua il suo lavoro quotidiano: distribuire alimenti, ascolto e una normalità possibile per chi affronta un periodo difficile.

Per chi vuole rimanere in contatto con l'Emporio, può contattare la pagina Facebook e Instagram o scrivere alla mail segreteria@associazionemastropietro.org .

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