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30 Novembre 2025 - 19:22
Ospedale di Chivasso, una nuova stanza sensoriale per i bambini con autismo. Grazie alla donazione dei Lions
Una donazione da 5.100 euro per costruire una stanza sensoriale destinata ai bambini e ai ragazzi con disturbo dello spettro autistico: è il gesto concreto con cui i Lions Club Chivasso Host e Lions Club Chivasso Duomo hanno chiuso il loro service “Noi Insieme Possiamo – l’arrivo di un grande viaggio”. Mercoledì 26 novembre, durante una serata al Ristorante dei Cacciatori, i club hanno consegnato l’assegno al dottor Cappa, responsabile della neuropsichiatria infantile dell’Asl To4, affiancato dalle dottoresse Caldognetto e Macocco, coordinatrici dei nuclei territoriali. Una festa, certo, ma con un obiettivo preciso: dotare i piccoli pazienti di uno strumento che può cambiare la qualità della loro quotidianità terapeutica.
La donazione è stata voluta e portata avanti dai presidenti uscenti Giorgio Boalino e Linda Usai, sostenuti dagli attuali presidenti Bruno Pasteris e Anna Anró Giuliano Albo. Un passaggio di testimone perfetto per raccontare la continuità di un progetto nato, cresciuto e finanziato solo grazie ai fondi privati raccolti negli eventi cittadini. Nessun contributo pubblico, nessuna scorciatoia: soltanto la partecipazione di chi crede in un’associazione capace di tradurre promesse in atti tangibili. Non a caso, Boalino e Usai hanno voluto ringraziare “la cittadinanza e tutti coloro che hanno contribuito”, sottolineando quel legame di fiducia che da anni permette ai Lions di realizzare iniziative utili al territorio.
Ma che cos’è, davvero, una stanza sensoriale? Non un semplice “angolo morbido” né un parco giochi al chiuso. È un ambiente progettato per offrire stimolazioni controllate – luminose, sonore, tattili, propriocettive – che aiutano bambini e ragazzi con autismo a gestire l’ansia, migliorare la concentrazione, esplorare il mondo in modo sicuro. Luci soffuse, fibre ottiche, pannelli luminosi, cuscini vibranti, superfici da toccare, suoni calibrati: tutto è pensato per creare uno spazio dove il bambino possa trovare calma nei momenti di sovraccarico sensoriale o lavorare, con i terapisti, su abilità motorie e percettive che spesso necessitano di un contesto protetto. È una piccola stanza, ma può rappresentare una grande conquista: un luogo dove si impara a riconoscere il proprio corpo, a gestire le emozioni, a sperimentare nuove modalità di interazione.
Per il territorio dell'Asl To4 l’arrivo di questa stanza è più di una donazione: è il segno di una comunità che si assume responsabilità reali e le accompagna fino in fondo. Un gesto che racconta, meglio di qualsiasi slogan, cosa significhi lavorare insieme per rendere un territorio più attento, più umano e – finalmente – più vicino ai bisogni di chi non ha voce.
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La consegna dell'assegno
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