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Villa Caviglietto rinasce: a Leinì apre il Centro Servizi contro la povertà e la Stazione di Posta

Completamente riqualificata con i fondi PNRR, la storica villa liberty diventa un presidio territoriale per persone e famiglie in difficoltà, grazie alla collaborazione tra Unione NET, Comune di Leinì, Cooperativa Valdocco e Asl To4

Villa Caviglietto rinasce: a Leinì apre il Centro Servizi contro la povertà e la Stazione di Posta

Villa Caviglietto rinasce: a Leinì apre il Centro Servizi contro la povertà e la Stazione di Posta

Martedì 2 dicembre, alle ore 11, in via Caviglietto 8, la città di Leinì inaugura ufficialmente un luogo che per decenni è rimasto abbandonato e silenzioso, e che ora torna al centro della vita sociale con una nuova missione: quella di sostenere chi vive ai margini, chi ha perso un’abitazione, un lavoro, un punto di riferimento. La storica Villa Caviglietto, elegante edificio liberty donato a metà Novecento dalla famiglia Caviglietto in memoria della dottoressa Gioconda, medico condotto amata dalla comunità, viene restituita alla cittadinanza completamente riqualificata grazie ai fondi del PNRR. Una trasformazione profonda, non solo architettonica ma soprattutto sociale.

A partire da dicembre, infatti, la villa ospiterà il nuovo Centro Servizi per il Contrasto alla Povertà (CSCP) e la Stazione di Posta, strumenti essenziali per intercettare e accompagnare persone e famiglie in condizioni di vulnerabilità economica, precarietà abitativa o grave marginalità sociale. «Non è semplicemente una struttura – spiegano dall’Unione NET – ma un presidio di comunità pensato per chi rischia di rimanere indietro e ha bisogno di un luogo sicuro da cui ripartire».

Il progetto nasce dalla collaborazione tra Unione dei Comuni Nord Est Torino (Unione NET), Città di Leinì, Cooperativa Animazione Valdocco e Asl To4, un’alleanza che negli ultimi anni ha lavorato per costruire un modello integrato di welfare, capace di unire servizi sociali, sanitari, terzo settore e volontariato. L’obiettivo è quello di offrire non soltanto assistenza, ma percorsi personalizzati di accompagnamento, sviluppo di competenze e autonomia.

All’interno del Centro Servizi, gli utenti troveranno sportelli dedicati all’accoglienza, all’orientamento e alla costruzione di progetti individuali. Saranno attivati percorsi di formazione sulle competenze digitali – indispensabili per accedere ai servizi pubblici e al mondo del lavoro – e laboratori pratici pensati per favorire l’inserimento occupazionale o l’avvio di micro-progetti di auto-imprenditorialità. «Lavoriamo affinché ogni persona abbia l’occasione di trasformare la propria fragilità in un’opportunità», sottolineano dagli operatori della Cooperativa Valdocco, che gestirà le attività quotidiane.

Cuore dell’intero progetto sarà anche la Stazione di Posta, un servizio spesso invisibile ma decisivo: la possibilità, per chi vive senza fissa dimora, di avere un indirizzo dove ricevere posta, documenti, comunicazioni ufficiali e pacchi. È un dettaglio solo in apparenza amministrativo: senza un domicilio non si può accedere ai servizi sanitari, non si può ottenere una residenza fittizia, non si può essere assunti, non si può ricevere una raccomandata, non si può mantenere un rapporto con la pubblica amministrazione. A Villa Caviglietto saranno predisposte cassette postali dedicate ai comuni di Leinì, Settimo Torinese, San Benigno Canavese e Volpiano, confermando la valenza sovracomunale dell’iniziativa.

La riqualificazione della villa, curata con attenzione per preservarne le caratteristiche originali, ha restituito splendore a un immobile che negli anni aveva perso la sua funzione pubblica. Per lungo tempo sede della Croce Rossa locale, l’edificio era poi scivolato nel degrado, con il rischio concreto di diventare un vuoto urbano. «Ridare vita a questo luogo – spiegano dal Comune – significa anche ridare vita a una parte della nostra storia».

Villa Caviglietto diventa così un presidio di inclusione e di dignità, un punto di approdo per chi si trova in difficoltà e cerca un nuovo inizio. Un luogo in cui fragilità e diritti tornano al centro, sostenuti da una rete istituzionale che ha scelto di investire in prossimità, ascolto e comunità.

All’inaugurazione sono previsti gli interventi della Città di Leinì, dell’Unione NET, della Cooperativa Animazione Valdocco e dell’Asl To4. La partecipazione è libera, con gradita conferma. «Per qualunque esigenza specifica – ricordano gli organizzatori – non esitate a contattarci».

Villa Caviglietto apre le sue porte. E, con esse, apre nuove possibilità per chi, finora, quelle porte le ha trovate chiuse.

asfa

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