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Per chi suona la campana

Halloween: da rito pagano a festa commerciale, si può ricristianizzare?

Halloween tra consumismo, radici pagane e cristianizzazione: come una festa di carità è tornata a celebrare il macabro e perché la sua ricristianizzazione richiede una battaglia culturale

Halloween o All Saints?

Halloween o All Saints?

Con l’arrivo del 1° novembre ci si rende conto che, sempre di più, Halloween è diventata una festa che, in termini economici, è superata solo dal Natale, dove molte famiglie hanno cominciato a decorare l’interno e l’esterno delle loro case. Negli Stati Uniti si spendono milioni di dollari in costumi ed eventi ed è inoltre una grande avventura notturna per i bambini che si cimentano nella tradizionale ricerca del «dolcetto o scherzetto».

Come ben sappiamo, la festa di Halloween ha natura pagana e apertamente anticristiana. Essa affonda le sue radici nella ricorrenza celtica annuale dell’autunno e comporta molte superstizioni e cerimonie occulte rivolte al signore druido della morte. Alcuni storici sostengono che i sacerdoti druidi praticassero sacrifici umani o animali, persino orge occulte, per celebrare feste speciali. Perciò travestirsi da spiriti maligni e demoni faceva parte della celebrazione.

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Gli aspetti spettrali e tossici della festa pagana avevano certamente bisogno di essere battezzati e, in effetti, la Chiesa ha risposto nei secoli per liberare i popoli dagli idoli e dalle superstizioni. Spesso i missionari approfittavano dell’abitudine di celebrare speciali feste pagane per istituire al loro posto feste o giorni sacri cristiani.

Nel IX secolo, questa festa pagana è stata sostituita da un doppio giorno di celebrazione che ricorda tutti i morti salvati: il giorno di Ognissanti ricorda coloro che non sono stati canonizzati ma sono in Paradiso, affinché anche loro abbiano una festa, mentre la festa dei Defunti ricorda le anime che stanno in Purgatorio.

Alla vigilia di queste due feste le campane suonavano e, alla vigilia di Ognissanti — la «All Hallows Eve», poi abbreviata popolarmente in Halloween — i bambini delle famiglie povere andavano di porta in porta ricevendo cibo e dolci in cambio di preghiere per le anime dei morti. Questo «souling» (preghiera per le anime defunte), come veniva chiamato, diede origine alla vendita di torte «soul» (torte dell’anima), che divennero parte della tradizione. Halloween era stata insomma cristianizzata.

Da decenni, però, la festa è tornata alle origini pagane, abbandonando quelle radici di carità cristiana che aveva. Non appartiene più ai poveri, ma a coloro che si dedicano al divertimento e all’autoindulgenza. Coloro che festeggiano non pregano per la salvezza delle anime, ma sembrano nutrire gioia per le anime dannate, con sfumature macabre ed horror. Si è giunti a farne una ricorrenza delle tenebre che abbraccia il lato malvagio del mondo spirituale.

Ci si chiede allora se Halloween potrà essere ricristianizzata, ma l’unico modo per farlo pare essere quello di rafforzare l’idea di rifiutare qualsiasi coesistenza pacifica in una questione — e in una battaglia — che è prima di tutto di carattere culturale.

* Frà Martino

Chi è Fra Martino? Un parroco? Un esperto di chiesa? Uno che origlia? Uno che si diverte è basta? Che si tratti di uno pseudonimo è chiaro, così com’è chiaro che ha deciso di fare suonare le campane tutte le domeniche... Ci racconta di vescovi, preti e cardinali fin dentro ai loro più reconditi segreti. E non è una santa messa ma di sicuro una gran bella messa, Amen

Tutti gli articoli di Fra' Martino qui

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