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Ivrea si ribella: il 13 settembre corteo per la Palestina

Dal cuore della città parte la marcia contro genocidio, colonialismo e complicità istituzionali: firme, petizioni e musica allo ZAC per rilanciare la solidarietà in vista della grande manifestazione di Torino del 20 settembre

Ivrea, una flotta resistente per la Palestina: il corteo del 13 settembre prepara la mobilitazione regionale

Ivrea, una flotta resistente per la Palestina: il corteo del 13 settembre prepara la mobilitazione regionale

Sabato 13 settembre 2025, alle ore 15, da Piazza Ottinetti partirà un corteo che attraverserà le vie principali della città, con un obiettivo preciso: trasformare Ivrea in una tappa fondamentale del percorso di mobilitazione che porterà alla grande manifestazione regionale del 20 settembre a Torino.

Il comunicato degli organizzatori è chiaro: “La Palestina è oggi il laboratorio globale del genocidio, della distruzione sistematica e della cancellazione di un popolo”. Gaza, ridotta in macerie, e la Cisgiordania, minacciata da un’ulteriore annessione da parte di Israele, diventano per i promotori il simbolo di un progetto colonialista e suprematista che non riguarda solo il Medio Oriente, ma tocca direttamente anche le nostre vite. La denuncia va dritta al cuore: la complicità delle istituzioni italiane, il ruolo dell’industria bellica, le dinamiche di sfruttamento e repressione che scandiscono il quotidiano in Italia e in Europa.

la marcia

Eppure, accanto alla tragedia, emerge anche il volto della resistenza. La “Global Sumud Flotilla” e le mobilitazioni di medici, portuali, attivisti in tutto il mondo dimostrano che la rivolta è possibile, che la lotta contro il colonialismo e per l’autodeterminazione dei popoli resta la via maestra per costruire un futuro di libertà. “Non possiamo permettere che la narrazione mediatica nasconda la verità del genocidio e della pulizia etnica in corso, né il ruolo diretto dei governi e delle aziende complici”, scrivono gli organizzatori, che rifiutano l’idea di un conflitto “lontano”: per loro, la Palestina è specchio e riflesso del passato coloniale e del presente imperialismo occidentale.

Il corteo eporediese non sarà solo una marcia di testimonianza, ma un vero e proprio atto di resistenza collettiva. Una “flotta resistente” che solcherà le strade di Ivrea – da via Palestro a corso Garibaldi, dal Ponte Vecchio al Borghetto, passando per piazza Lamarmora e corso Nigra – fino ad arrivare alla stazione lato ZAC! (via Dora Baltea 40b), dove la giornata proseguirà con la raccolta di firme, petizioni e un dj set di Shera alle 18:30, per trasformare l’energia della protesta in musica e socialità.

Le richieste che il Comitato Ivrea per la Palestina rivolge alla Regione Piemonte sono nette: bloccare l’export e l’import di armamenti e tecnologie militari verso Israele, interrompere ogni rapporto politico e istituzionale, revocare accordi economici, commerciali, accademici e finanziari, ed escludere Israele da ogni iniziativa culturale e sportiva sul territorio regionale.

Il messaggio conclusivo è un invito diretto a non restare indifferenti: “La lotta della Palestina è anche la nostra lotta quotidiana contro l’economia di guerra e lo sfruttamento sociale. Vogliamo libertà, in Palestina come ovunque”.

A Ivrea, sabato 13 settembre, la parola d’ordine sarà una sola: con la Palestina fino alla liberazione.

eprcorso

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