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Il Canavesano imbruttito
23 Giugno 2025 - 00:54
Salvini con Netanyahu
Io credo si debba tutti quanti fare uno sforzo per capire. Le cose, le situazioni, quanto nel mondo sta avvenendo, in buona parte anche a casa nostra, appare fuori dal nostro controllo e in gran parte lo è anche, ma continuare a fare finta di niente, come se tutto, le sempre nuove minacce di pandemie e le guerre, sempre più vicine, che minacciano di coinvolgerci, siano inevitabili, è sbagliato. Ignorare volontariamente la follia, che in nome della “Pace” e del “Progresso” ci sta trascinando e coinvolgendo nelle barbarie della guerra totale, non è solo da vigliacchi, ma è anche da irresponsabili. Ora è necessario spalancare bene occhi e orecchie, finirla col bersele tutte solo perché “l’ha detto la televisione” o solo perché “l’ho letto su un giornale, di quelli che contano”. Sino ad oggi si è vissuto col paraocchi e con l’udito attivato a intermittenza, liberi di ascoltare e vedere solo quanto proposto dal mainstream, cosa che ci ha ridotti ad essere la “grande” Unione Europea, un puntino sul mappamondo, meno di 300 milioni di persone che, attraverso la raccolta differenziata, mettendo al bando le auto a motore endotermico, coprendo le case ed i campi di pannelli fotovoltaici e sostituendo gli alberi con le pale eoliche e con le antenne “5G”, vorrebbero salvare il mondo dai “cambiamenti climatici”, però, senza rinunciare alle guerre, dalle nostre parti, ancora in odore di santità come all’epoca delle crociate.
Insomma, è ormai appurato che nessun titolo di studio, come nessuna collezione di “master”, può salvare l’individuo dalla degenerazione mentale o, se preferite, dal rincoglionimento, ma ora si sta veramente esagerando. E’ vero che le situazioni da affrontare sono scomode e difficili, ma qui abbiamo appena finito di “giocare” con i referendum, come se nulla fosse, con le parti politiche e sindacali che ci hanno ammorbato di dichiarazioni farneticanti, quasi sicure che non venissero ascoltate da nessuno, o che servissero, al massimo, a tranquillizzare qualche tapino ignaro di ciò che gli sta per franare addosso. Hanno voluto far credere che il dibattito politico è cosa viva; che il sindacato esiste ancora, nonostante, solo “l’altro ieri” fosse in prima linea a richiedere la sospensione a zero stipendio dei lavoratori non vaccinati contro il covid; che a qualcuno interessi qualcosa dei diritti dei lavoratori, quando, invece, Maurizio Landini, sotto braccio a Draghi, che in epoca covid aveva introdotto l’obbligo vaccinale per aver diritto al lavoro, puntualizzava: “Non andiamo in piazza per protestare contro green pass e vaccini, siamo per l’obbligo vaccinale”. Addirittura Sergio Cofferati, Segretario della C.G.I.L. dal 1994 al 2002 e Europarlamentare dal 2009 al 2019, senza nessun limite alla decenza, nello stesso periodo, “sempre dalla parte dei più deboli”, chiedeva a gran voce: “Dobbiamo aumentare le tasse ai lavoratori che non si vaccinano e ai pensionati togliere assistenza sanitaria e parte della pensione”.
Così, mentre da noi siamo ancora riusciti a dar modo a simili individui di parlare di diritti dei lavoratori e di cittadinanza italiana per gli immigrati, meglio se clandestini, si è trovato ancora una volta l’occasione per gettare dalla finestra circa 100 milioni di euro per dei referendum che, testimoniato dall’affluenza alle urne, non interessavano quasi a nessuno.
Nello stesso periodo il Primo Ministro spagnolo, Pedro Sanchez, rispediva al mittente la richiesta di aumentare la spesa per il riarmo, rispondendo a Ursula Von der Leyen e Mark Rutte senza troppi giri di parole: “Ogni Paese ha il diritto di scegliere fino a che punto vuole spingersi. Come alleato sovrano, la Spagna ha deciso di non aderire ai livelli richiesti di spesa militare” E il Primo Ministro Ungherese, Viktor Orban rincarava: “Questa non è l’Europa che ci era stata promessa. Bruxelles ha dirottato il nostro futuro. Le migrazioni di massa hanno distrutto la sicurezza pubblica, i dogmi ambientalisti hanno distrutto la prosperità e i governi globalisti ci stanno deludendo. E’ ora di occupare Bruxelles”.
Che dire, non poco, soprattutto se si pensa che da noi non sono ancora finite le diatribe su chi ha vinto o perso i referendum, bocciati, prima, durante e dopo dal 70% degli italiani e dal 76% dei nostri connazionali residenti all’estero.
Non poco, se si pensa che la posizione ufficiale italiana sulle stragi di civili palestinesi, sugli attacchi preventivi a Iran e Yemen ad opera degli israeliani, vittime per antonomasia, è stata così riassunta: “Israele è determinato a portare la pace in Medio Oriente e per farlo deve disinnescare la bomba iraniana”.
Decisamente non poco, ancora una volta abbiamo mostrato di esserci e di avere un grande peso in politica estera; ancora una volta l’Italia si è distinta per essere ferma sostenitrice della pace nel mondo, però, con tantissimi “se” e con un mare infinito di “ma”.
Insomma, i nostri amici fraterni israeliani massacrano e affamano popolazioni inermi, distruggono case, ospedali, sterminano famiglie, uccidono medici, paramedici, giornalisti, stuprano donne e assassinano bambini; attaccano e bombardano quasi tutti i paesi vicini; uccidono politici, religiosi, scienziati e chiunque capiti loro a tiro in azioni di guerra preventiva e da noi, dopo che contro Netanyahu, dalla Corte Penale Internazionale, sono stati emessi tre mandati d’arresto per crimini di guerra e crimini contro l’umanità, ci sono politici come Salvini, Ministro del quale le opposizioni, se esistessero, solo per questo avrebbero dovuto chiederne le dimissioni, che subito dopo la condanna aveva precisato: “Se Netanyahu venisse in Italia sarebbe il benvenuto”. Non solo, il Vice Primo Ministro italiano, nel suo recente viaggio in Israele ha testimoniato personalmente a Netanyahu la necessità di mettere in discussione l’esistenza e l’utilità della Corte Penale Internazionale, affermando che l’Italia sposa per Gaza il piano Trump e che è disposta a sostenere: “Ogni iniziativa utile a portare pace, stabilità e prosperità in Medio Oriente, eliminando una volta per sempre terrore e violenza islamica da ogni territorio”.
Non so, forse, a seconda di come andranno le cose, per salvare la faccia, per salvare lo Stato ebraico, per difendere l’indifendibile, ricorreranno ancora alla “scienza”, sempre pronta ad avvalorare qualsiasi puttanata gli venga commissionata, importante è pagare e poi, perché non incolpare di tutto i “cambiamenti climatici”?
La verità è che siamo in presenza di assassini che, godendo di assoluta impunità, da almeno 30 anni indicano nell’Iran il regno del male; lo accusano di ogni nefandezza; si dicono minacciati dal nucleare iraniano, nonostante l’A.I.E.A., l’ente delle Nazioni Unite incaricato di sorvegliare il rispetto di non proliferazione del nucleare, mai sottoscritto da Israele, abbia sempre ed a più riprese ribadito che l’Iran non ha il nucleare, né tantomeno la bomba atomica, invece, posseduta da Israele sin dagli anni 60. La verità è che il nucleare iraniano ricorda tanto le “armi di distruzione di massa” dell’Iraq, assolutamente inesistenti, ma utilizzate quale pretesto per eliminare il governo sunnita di Saddam Hussein. La verità è che i nostri mezzi d’informazione, dai telegiornali delle reti nazionali e locali alle grandi testate giornalistiche, stanno compiendo una vera e propria aberrazione dei fatti, passando come normale e perfino legale l’azione stragista di Israele. La verità è che sta a ciascuno di noi portare avanti l’impegno per rifiutare la guerra e finalmente, in questa direzione, si stanno riempiendo le piazze di mezzo mondo in favore della pace e contro l’arroganza e la crudeltà israeliana.
Non so se i più ne sono a conoscenza ma ad oggi ci sono circa 8.000 militari italiani impegnati in fronti e Paesi esteri. L'Italia sta partecipando a circa 40 missioni, sia bilaterali che multilaterali, con un contingente massimo autorizzato di circa 14.500 unità. Le missioni coprono diverse aree geografiche, tra cui Europa, Medio Oriente, Africa e Asia.
Non so quanti ne sono a conoscenza, ma noi abbiamo dispiegato oltre 1.500 soldati e mezzi militari in Europa Orientale per rafforzare la presenza “alleata” in risposta alla crisi con la Russia.
Non so a quanti possa interessare, ma nell’aggressione N.A.T.O. alla Serbia, noi abbiamo ruotato decine di migliaia di militari impiegandone stabilmente circa 5.000; in Afghanistan abbiamo ruotato 50.000 soldati con una forza stanziale di circa 5.000 militari; in Iraq abbiamo dispiegato un contingente di circa 1.100 soldati ed anche nella guerra contro la Libia abbiamo partecipato con 400 militari oltre ad un numero non precisato di civili. In questi conflitti, seppur è difficilissimo reperire dati ufficiali, gli italiani morti, fra militari e civili, risultano essere 83, mentre 750 circa sono quelli rimasti feriti più o meno gravemente. Non solo, fra i nostri soldati e civili di ritorno dalla guerra contro la Serbia, circa 8.000 sono stati colpiti dalla malattia ridenominata “Sindrome dei Balcani” che, molto più correttamente, dovrebbe essere chiamata “tumore provocato dall’uso di bombe e proiettili all’uranio impoverito”. Ad oggi, fra questi, si ha notizia di un migliaio di morti, ma probabilmente sono molti di più.
Pensate, quando ascoltate i TG o quando vi rifugiate nelle “favole” della stampa mainstream, in Serbia, un Paese che conta poco più di sei milioni di abitanti, dalla fine della “guerra umanitaria” promossa dalla N.A.T.O., ogni anno si registrano circa 41.000 nuovi casi di tumori e circa 26.000 decessi. Questo mentre le proiezioni si mostrano terribili e mentre la frequenza dei tumori solidi è in costante aumento a causa della penetrazione nelle acque e nel terreno dell’uranio. Secondo le statistiche internazionali la Serbia è al primo posto in Europa per il tasso di mortalità e malformazioni per cancro e, seppur non si hanno dati in merito, tutto lascia presupporre che in Bosnia sia lo stesso. Eppure i cattivi erano i serbi, la verità non si saprà mai, noi sappiamo che gli americani erano, come sempre, i buoni e che il Presidente serbo, Milosevic, arrestato e condannato per crimini di guerra, venne trovato morto in carcere in circostanze misteriose. Noi sappiamo che i “buoni” scaricarono sulla Serbia dalle 10 alle 15 tonnellate di uranio, provocando un disastro ambientale che non potrà essere sanato nemmeno da mille anni di pale eoliche, auto elettriche e pannelli fotovoltaici. In Iraq, per ammissione della stessa N.A.T.O., le truppe britanniche e americane utilizzarono 300 tonnellate di munizioni all’uranio impoverito, cosa che comportò e continua a comportare la morte di migliaia di soldati che combatterono contro il regime di Saddam Hussein e che farà dell’Iraq uno Stato fantasma.
Dunque, no, non possiamo far finta di niente, tacere o addirittura plaudire come in molti fanno alle azioni criminali di Netanyahu e di Israele è cosa disumana e vergognosa. Non possiamo neanche stare in silenzio credendo che la cosa non ci riguardi, soprattutto ora che la Gran Bretagna ha deciso di inviare all’Ucraina proiettili e bombe all’uranio impoverito, o c’è forse qualcuno, prossimo alla demenza, disposto a credere che i russi subiranno senza rispondere in maniera cento volte più violenta?
La storia, è proprio vero, soprattutto oggi, in epoca di “intelligenza artificiale”; in epoca in cui la vita non è vita senza cellulare e wi-fi e senza il mitico panino di McDonald’s annaffiato di Coca-Cola, non insegna più nulla, anche l’Ucraina si appresta a divenire un Paese uranizzato per la gioia di Zelensky, di Ursula Von der Leyen, di Starmer, di Macron, di Merz e dei tanti in Europa e soprattutto nella nostra Italia, che ancora riescono a parlare di guerra come se parlassero di una partita di calcio.
Secondo il fisico tedesco Siegwart-Horst Günther: “La guerra con le armi all’uranio è un genocidio provocato consapevolmente”
Secondo il rapporto del Registro Tumori dell’Istituto per la Salute Pubblica Dr. Milan Jovanovic Batut: “In Serbia il numero di tumori di nuova manifestazione su un milione di abitanti sarà 2,8 volte più alto rispetto alla media mondiale, il che raffigura una “catastrofe serba”. L’uranio impoverito è in Serbia, e la sua emivita è di circa quattro miliardi e mezzo di anni”.
Secondo il Ministero della Salute serbo: “Ogni giorno un bambino si ammala di cancro. L’intero Paese è contaminato e a causa del danno al materiale genetico nasceranno generazioni e generazioni di bambini deformi. Consapevolmente e criminalmente, è stato commesso un genocidio.
Miodrag Milkovic, veterinario nel sud della Serbia, una delle regioni più bombardate, afferma che vi è la prova di ciò che sta accadendo: “Negli ultimi 20 anni ho visto molti vitelli a due teste, agnelli a sei e otto zampe ed altre malformazioni fra gli animali. Le mutazioni sono una cosa normale, ma quando si verificano così tanti casi è un sintomo. La nostra natura è malata e certamente a causa della radioattività del nostro territorio”.
Eppure i nostri politici, perché alla fine a noi ci interessa sapere di Mattarella, della Meloni, della Schlein, di Salvini, di Conte, di Crosetto, se vogliamo, anche di desaparecidos che stanno dicendo di tutto per non sparire, gente come Calenda, Tajani, Guerini, Gelmini, Scalfarotto, Sbarra e chi più ne ha, più ne metta, ci interessa sapere cosa pensano, non perché siamo curiosi, anche se avremo tutto il diritto di esserlo, non fosse altro perché gli paghiamo un lauto stipendio e quando sarà, gli pagheremo una pensione da nababbi, semplicemente ci interessa perché presto torneranno a chiederci il voto, torneranno ad aumentare le tasse, la benzina, l’acqua, la luce, le medicine, il pane, la pasta, la carne e tutto ciò che serve per vivere. Solo per questo ci interessa sapere cosa pensano, mica per altro, però, pare siano quasi infastiditi a dover prendere posizione, soprattutto in favore delle vittime, quelle vere, non quelle propugnate e reclamizzate dalla nostra splendida “informazione libera”. Loro, però, pare siano pagati per non pensare, sono ormai diventati specialisti nel farci fare e farci pagare quello che ci “chiede l’Europa” e quello che ci “chiede la N.A.T.O.”, loro, in verità, starebbero tutto il giorno ad oziare, senza fare nulla e senza imporci nulla, ma che ci volete fare, c’é l’Europa da accontentare, la N.A.T.O. da obbedire e gli amiconi di sempre, gli americani e gli inglesi da soddisfare.
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