AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
12 Maggio 2025 - 23:42
Il Partito Liberaldemocratico debutta a Ivrea e fa l'occhiolino a "Azione" e "Italia Viva"
Una nuova formazione si affaccia nel già affollato panorama politico italiano e eporediese. Si chiama PLD - Partito Liberaldemocratico (da non confondersi con il PLI di Diego Borla...) e sabato 10 maggio ha fatto la sua prima uscita pubblica nelle piazze italiane. Un’iniziativa dal sapore più dimostrativo che mediatico, senza proclami roboanti, né grandi numeri, ma sufficiente a richiamare l’attenzione su una nuova formazione politica che si definisce di ispirazione liberal-progressista e centrista. Anche Ivrea ha partecipato a questo primo appuntamento, con la presenza di un banchetto informativo e qualche attivista.
Il PLD è stato fondato ufficialmente l’8 marzo 2025 a Roma, mettendo insieme varie associazioni e gruppi già attivi nel campo del riformismo liberale: Orizzonti Liberali (riconducibile a Luigi Marattin, ex Italia Viva), LibDem Europei (coordinati da Andrea Marcucci, già senatore PD), NOS e Liberal Forum. L’operazione mira a costruire uno spazio alternativo tra i poli tradizionali, guardando a quell’area politica che si ispira all’agenda dell’ex premier Mario Draghi, con parole d’ordine come responsabilità, riformismo, competenza.
Nella nota diffusa dal partito, si legge che l’obiettivo è “affrontare con serietà le vere priorità della società, partendo dalle idee e non dai personalismi”. Una formula che, al momento, rimane piuttosto generica, ma c'è tempo...
A Ivrea, l’iniziativa è stata promossa da Davide Go, attivo da tempo su temi civici e politici, spesso in dialogo con Massimiliano De Stefano che in Consiglio rappresenta il gruppo Azione - Italia Viva, cioè il fronte politico guidato a livello nazionale da Carlo Calenda e Matteo Renzi. Un’area politica che, per quanto poco rappresentata nelle urne rispetto ai partiti più strutturati, continua a esistere e a muoversi con l’obiettivo di riempire quello che viene percepito come uno spazio lasciato vuoto da altre forze.
Il consigliere comunale Massimiliano De Stefano
Durante la mattinata, al banchetto sono passati cittadini incuriositi e simpatizzanti. Alcuni si sono fermati per discutere, altri per chiedere informazioni o lasciare i propri contatti. Non si è trattato di un evento di massa, e non era quello l’obiettivo. L’intenzione, semmai, è cominciare a costruire un’identità, far sapere che il partito esiste, che è nato, e che intende radicarsi nei territori.
Tra le priorità indicate ci sono il lavoro, la scuola, la sanità pubblica, il fisco, la transizione ambientale. Temi condivisi da molte forze politiche, che il PLD vorrebbe affrontare con un approccio pragmatico, lontano dalle polarizzazioni e dallo scontro ideologico. Se questo basterà a costruire un consenso reale, è difficile dirlo. Al momento, il partito deve ancora superare la fase di definizione interna. Le figure di riferimento sono quasi tutte ex esponenti di partiti maggiori, spesso fuoriusciti in polemica con le rispettive dirigenze.
A livello locale, la collaborazione tra Davide Go e Massimiliano De Stefano è indicativa della volontà di creare alleanze trasversali, quantomeno nel campo del riformismo laico e liberale, in vista delle future competizioni elettorali.
Va ricordato che De Stefano, in consiglio comunale, in queso momento sta all'opposizione insieme al Centrodestra e costantemente si fa promotore di interrogazioni e mozioni su temi concreti, in particolare sui trasporti, il commercio di vicinato e il rilancio del centro storico.
Il Partito Liberaldemocratico, dal canto suo, a livello Italia, dovrà dimostrare di essere qualcosa di più di un’aggregazione di ex parlamentari. Per ora, ha fatto il primo passo: una comparsa pubblica, un sito web, un logo, qualche comunicato e la presenza in alcune piazze italiane. Non è poco, ma non è nemmeno abbastanza per parlare di partito strutturato.
Ivrea, per ora, osserva. Come spesso accade, i nuovi progetti politici passano anche da qui, terra di sperimentazioni e di cicli che si aprono e si chiudono. Se sarà solo un altro tentativo o l’inizio di qualcosa di più solido, lo diranno i prossimi mesi.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.