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Cronaca

Addio a Gianni Milano: il maestro capellone che amava Ciriè

Gianni Milano, pedagogista e poeta, simbolo di modernità e umanità nelle scuole torinesi, si è spento a 87 anni

Addio a Gianni Milano

Addio a Gianni Milano: il maestro capellone che amava Ciriè

Chi era Gianni Milano, e perché la sua scomparsa lascia un vuoto così profondo nel panorama culturale italiano? Ieri, a Torino, si è spento all'età di 87 anni un uomo che ha incarnato lo spirito ribelle e innovativo della Beat Generation italiana. Conosciuto affettuosamente come il "maestro capellone", Milano è stato un pedagogista, poeta ed esponente di spicco di un movimento che ha saputo portare una ventata di modernità e umanità nelle scuole del Torinese tra gli anni '70 e '80.


Gianni Milano non era un semplice insegnante; era un visionario che ha saputo trasformare l'educazione in un'esperienza empatica e umana. Nelle scuole del Torinese, il suo approccio innovativo ha lasciato un segno indelebile. Era un intellettuale ribelle, capace di rompere gli schemi tradizionali e di avvicinare gli studenti a una nuova forma di apprendimento, più vicina alle loro esigenze e sensibilità. La sua figura, con i capelli lunghi e l'atteggiamento anticonformista, è diventata un simbolo di libertà e creatività.

Gianni MIlano



Ma Gianni Milano non si è fermato all'insegnamento. Il suo impegno civile e culturale è stato altrettanto notevole. Ha prodotto libri non solo in ambito pedagogico, ma ha anche militato politicamente nelle grandi battaglie della sinistra, sempre nel solco di un convinto pacifismo. La sua partecipazione al movimento No TAV e il suo sostegno ai vari rivoli del disagio sociale testimoniano una vita dedicata alla lotta per i diritti degli ultimi. Anche dopo aver lasciato l'insegnamento attivo, Milano è rimasto una figura di riferimento per chiunque credesse in un mondo più giusto e solidale.

Nonostante il suo ritorno a Torino, Gianni Milano ha mantenuto un legame speciale con Ciriè, una città che amava profondamente. Fino a quando la salute glielo ha permesso, ha continuato a visitare Ciriè, partecipando a serate culturali e mantenendo vivi i rapporti con amici e colleghi. In una delle sue ultime apparizioni pubbliche, ha presentato il suo libro "Dame una man", scritto oltre 40 anni fa, che si è rivelato profetico per i temi trattati e per la sua visione del mondo.

La scomparsa di Gianni Milano lascia un vuoto non solo nel mondo della scuola, ma anche in quello della cultura e dell'impegno civile. La redazione del Risveglio ha espresso profondo cordoglio, unendosi al dolore di quanti lo conoscevano e lo amavano. Milano era un uomo che sapeva ascoltare e comprendere, capace di trasmettere valori di umanità e empatia che oggi, più che mai, appaiono indispensabili. In un'epoca in cui l'educazione rischia di diventare sempre più standardizzata e priva di anima, la figura di Gianni Milano ci ricorda l'importanza di un approccio umano e personalizzato. La sua eredità continuerà a vivere nelle menti e nei cuori di chi ha avuto la fortuna di incontrarlo e di essere ispirato dalla sua visione del mondo.

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