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Città insicura? TelePiastra non basta più...

L'ultimo fermo in Corso Piemonte riaccende il dibattito sulla sicurezza: Lega e Fratelli d'Italia attaccano la giunta Piastra, invocando presidi fisici e una "sicurezza partecipata"

TelePiastra

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Settimo città insicura?

Lo pensano in tanti, ancor di più dopo l’ultimo episodio che ha visto protagonista un cinquantenne di nazionalità marocchina, fermato dai Carabinieri in Corso Piemonte con un coltello a serramanico di 20 centimetri nascosto nel vano portaoggetti della sua auto.

Il nervosismo mostrato dall’uomo durante il controllo ha spinto i militari ad approfondire la verifica, portando alla denuncia per porto di oggetti atti a offendere. Un episodio che, seppur circoscritto, si è subito trasformato in argomento di battaglia politica, alimentando il dibattito sulla sicurezza in città.

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Per il gruppo consiliare della Lega, la città vive una vera e propria emergenza sicurezza. In un comunicato ufficiale, i consiglieri comunali Manolo e Moreno Maugeri, non si limitano a commentare l’episodio del coltello, ma tracciano un quadro più ampio e allarmante: “Questo caso si somma al fermo di due persone di etnia rom con attrezzi da scasso, ai furti al Torino Outlet Village da parte di individui di origine peruviana e agli atti vandalici di bande di giovani che hanno danneggiato piazza della Libertà”.

Secondo i Maugeri, la responsabilità di questa situazione ricade sull’amministrazione guidata dalla sindaca Elena Piastra, accusata di non aver mai messo in campo strategie efficaci per garantire la sicurezza dei cittadini.

“Nonostante l’ottimo lavoro delle Forze dell’Ordine, manca una chiara volontà politica di affrontare il problema in modo adeguato”, sottolinea la Lega, proponendo il controllo di vicinato come soluzione per colmare le lacune della Polizia Municipale.

“Non arretreremo di un passo su questo tema”, concludono i Maugeri, invocando un cambio di passo immediato per restituire ai Settimesi una città più sicura.

Non meno dura la posizione di Fratelli d’Italia, con il capogruppo Enzo Maiolino che, pur riconoscendo l’importanza delle videocamere di sorveglianza, le considera insufficienti.

“TelePiastra non basta più. Servono più uomini sul territorio per prevenire i crimini, non solo per indagarli a posteriori”, dichiara Maiolino, lanciando una frecciata all’amministrazione comunale.

E anche lui ringrazia pubblicamente i carabinieri della Tenenza di Settimo per l'impegno, ricordando che proprio quel giorno si celebrava la Giornata della Gratitudine alle Forze dell’Ordine.

“A Settimo pare che questa notizia non sia arrivata a chi governa”, ha aggiunto, sottolineando la distanza tra le istituzioni e le esigenze reali dei cittadini.

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Ma quanto è reale l’emergenza sicurezza a Settimo Torinese? Per alcuni, episodi come quello del coltello e i recenti casi di vandalismo e furti sono segnali di una deriva pericolosa, che richiede un intervento deciso. Per altri, si tratta di un problema gonfiato ad arte per alimentare la tensione politica.

La sindaca Elena Piastra, almeno per ora, si tiene alla larga preferendo continuare a raccontare storie di successo di una città bella da vivere, con servizi che tutto il mondo ci invidia. Evidente a tutti che son balle.

Ha però promesso nuove videocamere di sorveglianza e un maggiore coordinamento con le Forze dell’Ordine. Una strategia che, secondo le opposizioni, non basta: “La sicurezza è un diritto e i cittadini meritano azioni concrete, non spot elettorali”, tuonano Lega e Fratelli d’Italia.

Intanto, la percezione dei cittadini resta tesa. Molti si chiedono se gli episodi siano davvero in aumento o se siano semplicemente più visibili grazie ai social e alla maggiore attenzione mediatica.

Una cosa è certa: la sicurezza è destinata a stare sempre di più al centro del dibattito politico locale.

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