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12 Dicembre 2024 - 22:29
Le montagne di Viù hanno accolto un evento culturale di grande suggestione, un viaggio nel tempo che ha riportato alla memoria le gesta eroiche e le vicende umane dei soldati italiani vissuti tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. Protagonista della serata, ospitata nel celebre Caffè Rocciamelone, è stato lo storico e scrittore Alessandro Mella, che ha presentato il suo libro, “Leoni senza Confini - Soldati e combattenti italiani al tempo di Crispi e Giolitti - Dalle sabbie infuocate d'Africa alla lontana Cina 1885-1914”.
Tra le figure ricordate da Mella, anche alcuni viucesi che hanno lasciato un segno nella storia militare italiana. Vittorio Riva, originario della frazione Freida dei Tornetti, e Ignazio Guglielmino, reduce della disastrosa battaglia di Adua, sono solo due dei nomi evocati nel racconto. L’autore, intervistato dalla giornalista Rossella Montà, ha ripercorso le vite e le imprese di tanti uomini che, spinti dal senso del dovere o dalle circostanze dell’epoca, si trovarono a combattere in terre lontane, dall’Eritrea e l’Etiopia fino alla Cina e alle sabbie infuocate della Cirenaica e della Tripolitania.
L’incontro, parte della rassegna Caffè Culturali Viù, ha visto una sala gremita e attenta. Attraverso le parole di Mella, il pubblico ha esplorato scenari di guerra remoti e affascinanti, immaginando le dure condizioni affrontate dai soldati italiani negli altopiani africani, ai piedi della Grande Muraglia o nei deserti libici. L’atmosfera è stata arricchita dalle domande e curiosità degli spettatori, che hanno contribuito a creare un dialogo vivo e partecipato.
Il libro di Mella rappresenta un tassello importante nella ricerca storica, come sottolineato dallo storico Aldo A. Mola nella prefazione: “Il nuovo libro di Alessandro Mella è dunque stimolo a una riflessione generale sulla discontinua storia della Terza Italia. Esso aiuta a capire perché nel primo quarto del Novecento essa abbia imboccato la via verso un regime al confronto del quale Depretis, Crispi, Pelloux, Saracco, Zanardelli, Giolitti, Alessandro Fortis e Luigi Luzzatti figurano, quali furono, uomini del Risorgimento illuminato”.
L’opera, arricchita da testimonianze e documenti storici, non si limita a raccontare episodi bellici, ma invita il lettore a riflettere sulle scelte politiche e sociali che hanno segnato un’epoca complessa. Il pubblico, composto da appassionati di storia, studiosi e curiosi, ha accolto con entusiasmo l’approfondimento, dimostrando un crescente interesse per eventi di questa portata.
Il prossimo appuntamento dei Caffè Culturali Viù è già attesissimo: sabato 4 gennaio sarà ancora Mella a vestire i panni dell’intervistatore, questa volta dialogando con lo storico e scrittore Gianni Oliva, che presenterà il suo nuovo romanzo, “Il pendio dei noci”. Un’altra occasione per Viù di riaffermarsi come polo culturale delle Valli di Lanzo, dimostrando che, tra i suoi vicoli e le sue montagne, la storia e la cultura continuano a vivere e a farsi sentire.
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