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Dal Canavese alla Rai con il professor Schettini: i ragazzi dell’Ubertini protagonisti del futuro turistico

Il progetto Canavese 2030 conquista il Salone Paglia di Agliè. Tra sentieri, vini e cultura, la 4B dell’Istituto Agrario punta a trasformare il territorio in una “collana di perle”, con il supporto del celebre professore di fisica Vincenzo Schettini.

Canavese 2030

ll professor Schettini

Ad appena una settimana dalla premiazione al Salone Paglia di Agliè per l’evento Canavese 2030, ambizioso progetto che punta a incrementare il turismo nel territorio entro il 2030 con un focus sulle nuove generazioni, la Tutor Michela Miscioscia e i due rappresentanti della classe 4B hanno deciso di raccontare la genesi e gli obiettivi del progetto, con l’intento di coinvolgere un numero sempre maggiore di persone nella valorizzazione del Canavese.

L’Istituto Agrario Ubertini di Caluso, da sempre attento alla salvaguardia del patrimonio enogastronomico e ambientale locale, si è rivelato un tassello fondamentale per l’iniziativa. La Tutor Michela Miscioscia, insegnante da oltre dieci anni, è un pilastro dell’istituto, dove insegna materie come Gestione e valorizzazione del territorio e Agricoltura sostenibile e difesa delle colture.

"Siamo stati coinvolti fin dai primi passi di Canavese 2030, ormai tre anni fa", ha spiegato la Tutor, ricordando un momento significativo avvenuto lo scorso marzo all’Oratorio Sant’Andrea di Caluso: “Una frase del dottor Lorenzo Canova ci ha ispirato profondamente: ‘Molte perle sono state perse dalla memoria del tempo... occorre cercarle e trasformarle in una collana.’”

Questa metafora ha guidato il progetto, che mira a creare una rete virtuosa, una vera e propria "collana di perle", capace di unire i sentieri naturalistici (come il Sentiero delle Pietre Bianche da Caluso a Ceresole, passando per il percorso dei Massi Erratici e il Sentiero Reale dei Vini), le eccellenze enogastronomiche (come l’Erbaluce di Caluso, il Carema, i canestrelli e la Piattella di Cortereggio) e i luoghi storici e culturali (tra cui il celebre Castello Ducale di Agliè, reso noto dalla serie TV Elisa di Rivombrosa). Ogni angolo del Canavese, infatti, nasconde tesori da valorizzare, dai prodotti tipici alle particolarità geologiche e storiche.

Tra gli sviluppi futuri, la Tutor ha anticipato l’introduzione di QR Code informativi lungo i percorsi, ispirandosi a modelli virtuosi come quello del Trentino: “Essendo un istituto agrario, puntiamo molto sui prodotti del territorio, ma è essenziale integrare conoscenze storiche e geologiche per un’esperienza completa.”



Il Castello Ducale di Agliè 

Francesco Boggio, uno dei rappresentanti della 4B, ha sottolineato il grande entusiasmo della classe: “Abbiamo dato valore al nostro istituto, dimostrando che un agrario non è affatto inferiore ad altri percorsi scolastici. La vittoria ci ha riempito di orgoglio.” Il suo compagno, Alessandro Montrucchio, ha aggiunto: “Il progetto è stato frutto di un lavoro scrupoloso e di una collaborazione straordinaria. Trovarci al centro dell’attenzione al Teatro Giacosa di Ivrea è stato un momento indimenticabile.”

A rendere ancora più speciale questa esperienza, la presenza del celebre professore di fisica Vincenzo Schettini, noto per la sua capacità di avvicinare le generazioni attraverso l’amore per l’insegnamento. “Seguivo già il professore sui social e vederlo coinvolto nel nostro progetto è stato come realizzare un sogno,” ha dichiarato emozionato Boggio.

Il viaggio del progetto non si ferma qui: i ragazzi e la Tutor saranno ospiti del programma La Fisica dell’Amore di Vincenzo Schettini, in onda su Rai nell’ottobre 2025. Inoltre, il prossimo appuntamento è fissato per il 12 maggio 2025 al Castello Brambato di San Giorgio Canavese, dove parteciperanno alla call for ideas 2025, con un nuovo focus dedicato allo sport.

"Siamo orgogliosi del nostro traguardo, ma il lavoro per promuovere il Canavese è appena iniziato. Collaboreremo con i Comuni per sviluppare ulteriori progetti e ampliare la nostra collana di perle”, ha concluso la Tutor Michela Miscioscia.

Ogni passo di questo percorso testimonia l’impegno dei ragazzi, del corpo docente e dell’intero territorio: il Canavese è pronto a risplendere, una perla alla volta.

La serra dell'Istituto Ubertini di Caluso 

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