AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
04 Dicembre 2024 - 11:07
Il 15 dicembre 1999 rappresenta una data fondamentale per il riconoscimento delle lingue storiche minoritarie in Italia: con l’approvazione della legge sulla tutela delle minoranze linguistiche, il Paese si impegnava a preservare e valorizzare il patrimonio culturale di dodici comunità linguistiche, distribuite lungo il territorio nazionale.
A venticinque anni da quel momento, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha deciso di celebrare l’anniversario con un francobollo commemorativo, un tributo simbolico che sottolinea l’importanza della diversità linguistica come parte integrante dell’identità culturale italiana.
Tra le lingue tutelate, due trovano una radicata rappresentanza nel Piemonte: gli occitani e i francoprovenzali, comunità che da secoli animano i territori alpini con le loro tradizioni e le loro peculiarità linguistiche.
La comunità occitana, la più estesa tra quelle delle Alpi, si distribuisce su un ampio territorio che include dodici valli, 120 comuni e circa 180mila abitanti, estendendosi dall’alta Valle di Susa fino alle Valli Monregalesi. Custodi di una lingua che affonda le radici nel periodo medievale, quando i trovatori occitani introdussero il concetto di “amor cortese” nella letteratura europea, gli occitani rappresentano una delle realtà culturali più vitali delle Alpi, anche se costantemente in lotta contro l’omologazione linguistica.
I francoprovenzali, d’altra parte, si concentrano soprattutto nelle valli del Torinese, tra le Valli Orco, Soana e di Lanzo, coprendo un’area di 43 comuni, mentre un’altra enclave significativa si trova nel Cuneese, in Valle Grana, con la storica comunità di Coumboscuro. La lingua francoprovenzale, un unicum tra il francese e il provenzale, è un patrimonio linguistico fragile che ha trovato spazio nei programmi di tutela della Regione Piemonte.
Accanto a queste due comunità, va ricordata quella dei Walser, popolazione di origine germanica insediata attorno al massiccio del Monte Rosa, che con il loro idioma, il titsch, e una cultura architettonica e sociale unica, costituiscono un altro elemento del mosaico culturale alpino.
Il francobollo commemorativo, realizzato su un bozzetto dell’artista Matias Hermo, appartiene alla serie tematica “Il Senso Civico” ed è stato prodotto in 250.020 esemplari. L’immagine raffigura la penisola italiana avvolta in un nastro tricolore e circondata dalle denominazioni delle minoranze linguistiche tutelate dall’articolo 6 della Costituzione: occitano, francoprovenzale, walser, friulano, ladino, sloveno, croato, francese, catalano, sardo, albanese e greco.
“Un riconoscimento importante per le lingue madri, reso ancora più significativo dalla concomitanza con i primi venticinque anni della legge sul bilinguismo”, ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo e Promozione della Montagna del Piemonte, Marco Gallo, sottolineando come “il patois degli occitani e dei francoprovenzali, così come il titsch dei Walser, facciano parte integrante della cultura di una regione che storicamente ha fatto della diversità linguistica e culturale un valore fondante”.
La legge del 1999, accolta con grande interesse in Piemonte, ha consentito di avviare numerose iniziative per la salvaguardia di queste lingue, dalla toponomastica bilingue ai progetti scolastici che promuovono l’apprendimento delle lingue minoritarie. Tuttavia, il rischio di estinzione per molti di questi idiomi è ancora concreto, a causa dell’abbandono delle aree montane e della globalizzazione culturale.
In questo contesto, il francobollo assume un significato che va oltre la celebrazione simbolica, rappresentando un invito a riflettere sul valore della diversità linguistica e sull’importanza di preservarla per le future generazioni.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.