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Mense da brividi e consigli da voltastomaco: i vermi fanno scuola a Settimo

Dall’assessora Gaiola, regina delle acrobazie verbali, alla sindaca Piastra, che trasforma i vermi in “strumentalità”: l’arte di non assumersi responsabilità è ormai una disciplina olimpica.

Chiara Gaiola

Chiara Gaiola

Guardare la diretta streaming del consiglio comunale di Settimo Torinese? Da voltastomaco. Da dissenteria. Abituati come siamo a ben altre epoche ci è sembrato di essere collegati a Paperopoli. Livello basso, basissimo, da bar!

A Moncucco o Valprato Soana il livello è decisamente più elevato.

Si dirà: "è il nuovo che avanza". Nuovo? Ma se la sindaca sta lì da 50 anni! Vabbè non 50 ma 15 tutti! Pazienza...

Protagoniste indiscusse dell’ultima inguardabile assise? Chiara Gaiola, assessora finalmente “rinsavita” dopo settimane di mutismo, e Elena Piastra, una che non si scompone mai, nemmeno davanti alle evidenze più imbarazzanti.

Sì. Confermiamo! Ha riso anche in quest'occasione, mostrando tutti i denti... 

Al centro del dibattito di nuovo lui: il verme dentro la zuppa o quel verme di un verme.

Quando Gaiola ha finalmente preso la parola, altro non ci si sarebbe aspettati che un accenno di scuse.

E invece? Marameo. Viso tronfio, petto in fuori, spalle diritte, toni barricadero, la performance è stata un capolavoro di arte circense.

“La colpa? Degli uffici”, ha dichiarato, con la sicurezza di chi sa che un capro espiatorio non si nega a nessuno.

Ma non si è fermata qui. Ha pensato bene di rincarare la dose, affermando con la spocchia di una giurista che gli assessori non hanno competenze tecniche, ma solo di indirizzo. E allora viene spontaneo chiedersi: che cosa ce li teniamo a fare gli assessori considerando che la funzione di indirizzo è già in capo al consiglio comunale?

Tanto varrebbe abolire le poltrone a cominciare dalla sua. Via le indennità. Magari quei soldi risparmiati potrebbero essere investiti per migliorare le mense scolastiche, giusto per dire.

Ancora peggio la sindaca Elena Piastra, con una disinvoltura da manuale ha liquidato l’intera questione come “strumentale”. Secondo lei, le polemiche sarebbero solo il frutto di una battaglia politica orchestrata da Fratelli d’Italia per promuovere il panino da casa, nel solco di una campagna combattuta a livello nazionale. Guai a chi ride... che lei, stavolta, era seria ....

"Ma davvero ha detto sta gran minchiata" commentava Babbo Natale, il giorno dopo, lungo le vie del centro  ...

"Proprio così! I suoi ci credono. Se le bevono tutte...".

Una tesi curiosa, che però ignora un dettaglio non trascurabile: i vermi.

Sì, perché il problema è stato certificato da foto, video e testimonianze dei genitori, non da volantini elettorali.

Per ritornare alla verità, tutta la verità, nient'altro che la verità non bisogna andare oltre a quel 24 ottobre, quando due sindaci si sono trovati a dover affrontare lo stesso problema.

A Brandizzo, la reazione è stata immediata. Il sindaco, che di mestiere fa l'avvocato, ha sospeso il servizio mensa, dimostrando una certa attenzione per la salute e la sicurezza dei bambini. A Settimo, invece, dove governano i "professori" tutto è proseguito come se nulla fosse.

Nessuna sospensione. Solo una grande e incomprensibile alzata di spalle.

Tra le altre cose, in consiglio comunale, sono emersi alcuni fatti che andrebbero "appurati". Il primo riguarda il cibo che arriva in alcune scuole alle 11,30 e viene dato in pasto ai bambini alle 13.

"Porca miseria! Dopo un'ora e mezza è freddo..." hanno redarguito le opposizioni l'altra sera in consiglio.

Infine la chicca di Enzo Maiolino dei Fratelli d'Italia rivolto a sindaca e assessora.

"Vi dò una notizia, magari vi è sfuggito ma ci sono due sezioni in città in cui è entrato in vigore il pasto da casa...". Apperò!

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