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Valchiusella

Si masturba nei bar e fa la pipì sulle auto: "Siamo ostaggio di un senzatetto misogino e molesto"

La prima denuncia pubblica di questa situazione che andrebbe avanti da mesi è stata fatta a mezzo social dall'ex sindaco di Vistrorio

Il clochard ha scelto di vivere in Valchiusella da più di un anno

Il clochard ha scelto di vivere in Valchiusella da più di un anno

Apprezzamenti molesti, bagni nudo nei fiumi della Valchiusella pieni di ragazzini, atti osceni nei bar della valle. Sono solo alcuni dei comportamenti molesti denunciati in un lungo post pubblicato qualche ora fa sui social dall'ex sindaco di Vistrorio Federico Steffenina.

"L'ho fatto perché questa situazione va avanti da mesi e chi dovrebbe intervenire fa finta di niente. Siamo ostaggio da mesi, di un senzatetto misogino e molesto. Ora che è tutto pubblico le autorità locali di pubblica sicurezza devono intervenire".

Il riferimenti, dritto come un affondo, è nei confronti del sindaco Domenica Ravetto Enri. Ma tra i due, si sa, non corre buon sangue nonostante abbiano anche amministrato insieme il piccolo comune della Valchiusella per anni. E così Steffenina ha scelto la via dei social per lanciare l'allarme su una situazione che a suo dire è divenuta insostenibile.

"Facile parlare dai social - sbotta il sindaco Ravetto Enri ben consapevole di essere il bersaglio di quel messaggio lanciato nel mare social -. Chi sa deve parlare, deve denunciare. Io come sindaco mi sono mosso già da tempo segnalando questa situazione alle forze dell'ordine e anche i servizi sociali sono intervenuti".

Ma lei ha mai visto questa persona compiere atti osceni o molesti?

"E le pare che non avrei denunciato se l'avessi visto? Come faccio a sporgere denuncia sul racconto di altre persone. Chi ha visto ha il dovere di dirlo. Altrimenti non si viene a capo di nulla".

Ma da lei è venuto qualcuno a lamentarsi?

"No, né da me come sindaco, né in comune. Posso dire che c'è scontento. Che c'è malumore. Ma solo voci, racconti. Ed è per questo che ho agito informando le forze dell'ordine. Di più, cosa dovrei fare?".

Il sindaco di Vistrorio Domenico Ravetto Enri

A preoccupare i valligiani sono i comportamenti dissennati di un uomo che da circa un anno e mezzo ha scelto di vivere in Valle come senza fissa dimora. Ha circa una quarantina di anni e nel suo racconto arriva dalla Toscana dove avrebbe anche una casa, un passato in una comunità spirituale da cui sarebbe fuggito e un padre che continuerebbe a mantenerlo. Insomma, quella di vivere come un homeless, un senzatetto, sarebbe una scelta, non una sfortuna del destino.

Si accampa a dormire dove capita, dai pollai alle legnaie ai container/spogliatoio dei cantieri lasciati aperti. In luoghi dove non esistono i servizi igienici, condizione che lo costringerebbe a espletare ovunque capiti i suoi bisogni.

Durissime le parole utilizzate da Steffenina nel suo post di denuncia sociale nei confronti di chi, a suo dire, dovrebbe intervenire e non lo fa.

"Non basta che il soggetto in questione si sia masturbato ripetutamente in pubblico, in diversi locali pubblici della Valchiusella, di fronte alle lavoratrici di quei locali che hanno avuto la sfortuna di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato? Non basta che qualche sfortunata lavoratrice dopo aver redarguito il personaggio in questione si sia poi trovata, dopo la chiusura del locale, l’auto oppure la porta del locale annaffiata di piscio?"

"Non basta che qualche donna del paese, mentre la sera esponeva i cassonetti dell’immondizia, si sia trovata di fronte il personaggio in questione che ha subito colto l’occasione per decantarle le proprie doti in termini di centimetri offrendo da buon samaritano alla malcapitata i propri servigi in uno slancio di disinteressata beneficenza? Non basta che le lavoratrici dei locali pubblici non si sentano sicure a fare chiusura la sera e debbano chiamare qualcuno per farsi accompagnare alla macchina o debbano far affidamento sul buon cuore dei ragazzi del paese che si fermino la sera attendendo che chiudano?".

Steffenina, proprietario del bar Nazionale, nella piazza di Vistrorio, si è ritrovato anche a cacciarlo dal proprio locale a causa degli atteggiamenti molesti nei confronti delle dipendenti e delle clienti.
"Per tutta risposta si mette a piantonare in segno di sfida e in modo intimidatorio i locali pubblici dai quali è stato bandito. Lo ha fatto qui e altrove".
Poi, nel suo lungo post aggiunge sarcasticamente: "Sorvoliamo sulle minacce (notturne e non) rivolte anche agli altri avventori dei locali quando il tasso alcolico sale o quando qualcuno ha l’ardire di far notare al personaggio in questione che i suoi atteggiamenti sono davvero poco consoni. Sorvoliamo anche sulle balneazioni estive completamente nudo in Chiusella o in Savenca, guardacaso proprio nei posti frequentati dai ragazzini della Valle".
Infine la denuncia: "Cos'altro deve succedere prima che qualcuno prenda provvedimenti? Non ditemi che quelle donne dovrebbero sporgere denuncia! Perché quello è il modo più semplice per lavarsene le mani! Perché il giorno dopo aver depositato la denuncia si troverebbero comunque di nuovo a lavorare in quei locali magari da sole, o a far chiusura la sera o a portar fuori l’ immondizia mentre il personaggio in questione sarebbe comunque a piede libero, e chissà se invece della macchina lorda di piscio si troverebbero a dover fronteggiare situazioni ben peggiori". 
Il senso del suo post lo chiarisce nelle ultime righe: "Bene, ora tutti sanno, nessuno può far più finta di non sapere ed è ora che qualcuno faccia quello che deve fare e che va fatto!".

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