AGGIORNAMENTI
Cerca
Qualità dell'aria
16 Marzo 2024 - 10:11
In Piemonte le concentrazioni di inquinanti registrate nel 2023 dalle stazioni della rete di monitoraggio regionale della qualità dell’aria sono state le più basse di tutta la serie storica disponibile, sia per il particolato PM10 e PM2.5, sia per il biossido di azoto, e tra le più basse per l’ozono. E’ quindi un quadro di generale miglioramento quello che emerge dai dati Arpa sulla qualità dell’aria in Piemonte, presentati l’altro giorno a Torino. A tale risultato ha contribuito un andamento meteorologico favorevole, nonostante le elevate temperature e le scarse piogge.
In particolare hanno inciso i 92 giorni di fohen, il numero più alto dal 2000, e in generale una ventilazione superiore alla media.
L’analisi dei dati evidenzia che nove dei dodici inquinanti per i quali sono stabiliti valori di riferimento rispettano i valori limite e obiettivo su tutto il territorio metropolitano. Il valore dell’indicatore utilizzato per individuare il numero di giorni potenzialmente favorevoli all’accumulo del PM10 è stato il terzo più basso della serie storica a disposizione. Più in generale, i dati di PM10, biossido di azoto e ozono hanno presentato significative riduzioni, con un miglioramento evidente anche al netto delle condizioni meteo abbastanza favorevoli.
“Per il PM10 e per il PM2.5 - ha spiegato il direttore generale di Arpa Piemonte, Secondo Barbero - il valore limite per la media annua è stato rispettato in tutte le stazioni, e le criticità determinate dalla situazione orografica del Piemonte hanno inciso in misura minore rispetto agli anni precedenti. Per il PM10, i superamenti giornalieri si sono verificati in stazioni urbane di zone a elevato traffico di Torino, Alessandria e Asti.”
Il picco è stato quello di 66 superamenti a Torino - Grassi, comunque in calo rispetto ai 98 del 2022. Il valore più basso si è avuto a Baldissero Torinese e a Ceresole Reale, con zero superamenti.
A Ivrea se ne sono contati 22, più che a Leini dove se ne sono registrati 17. Decisamente alto il dato di Settimo Torinese con 55 sforamenti.
Per l’ozono, rispetto al 2022, si registra una riduzione delle concentrazioni in tutte le stazioni, ma si sono rilevati 34 sforamenti a Cersole, 44 a Ivrea, 47 a Leini e 52 a Borgaro.
Stessa analisi per quanto riguarda il biossido d’azoto: il valore è stato rispettato sempre con la sola eccezione della stazione di traffico urbana di Torino - Rebaudengo, comunque con valori in diminuzione rispetto agli anni precedenti.
A preoccupare è il Benzo(a)pirene
“Il varore obiettivo è rispettato ovunque - si legge nel rapporto - Fra tutte le medie annuali misurate nel 2023 la stazione di Settimo Torinese presenta i valori più elevati. Si tratta di una stazione di traffico i cui valori, come già avvenuto negli anni precedenti, sono superiori rispetto alle altre stazioni di traffico del capoluogo. Si ipotizza la presenza di emissioni prodotte dalla combustione di biomassa per il riscaldamento domestico...”.
Quanto al futuro, Barbero ha detto che le più recenti ricerche si stanno orientando a identificare la composizione dei particolati, per individuare quali siano le componenti più pericolose per la salute.
"I dati preliminari come in tutto il territorio regionale nel 2023 non sia stato superato in nessuna stazione il valore limite della media annuale per il PM10, pari a 40 µg/m3. Il valore più elevato della media annuale è di 33 µg/m3 ed è stato misurato nelle stazioni di Torino – Rebaudengo e Settimo Torinese - Vivaldi, rispettivamente 37 e 35 µg/m3 nel 2022 e 33 e 31 µg/m³ nel 2021".
La figura seguente mostra l’andamento della concentrazione media annuale di PM10 nelle stazioni della rete regionale, dotate di campionatore automatico, nell’ultimo triennio:
Concentrazione media annua del particolato PM10 per gli anni 2021, 2022 e 2023
Nella stazione di Torino - Rebaudengo si è registrato il numero più elevato di superamenti del valore limite giornaliero: 63 superamenti, rispetto agli 86 del 2022 e ai 63 del 2021. L’andamento dei superamenti del valore giornaliero nelle stazioni della rete regionale è riportato nella figura seguente
Numero di superamenti del valore limite giornaliero del particolato PM10 per gli anni 2021, 2022 e 2023
Il valore limite annuo per il particolato PM2,5, pari a 25 µg/m³, è stato rispettato in tutte le stazioni piemontesi considerate e le concentrazioni medie annue risultano quasi ovunque inferiori al biennio 2021-2022 come si rileva dalla tabella seguente.
Il valore più elevato della media annuale (21 µg/m³) è stato misurato nella stazione di Settimo-Torinese, con concentrazioni inferiori a quanto registrato nei due anni precedenti (24 e 23 µg/m³).
La figura mostra l’andamento della concentrazione media annuale di PM2,5 nelle stazioni della rete regionale, dotate di campionatore automatico, nell’ultimo triennio:
Concentrazione media annua del valore limite giornaliero del particolato PM2,5 per gli anni 2021, 2022 e 2023
Dal punto di vista meteorologico l’anno 2023 è stato il secondo anno più caldo dopo il 2022 nella distribuzione storica compresa tra il 1958 e il 2023. La temperatura media annuale di circa 11.2°C, superiore di 1.3 °C rispetto al periodo climatico di riferimento (il trentennio 1991-2020, con una media climatica di circa 9.9°C).
Dal punto di vista delle precipitazioni cumulate annuali in Piemonte, il 2023 ha registrato una precipitazione media di 943.8 mm, con una lieve anomalia negativa dell’8% rispetto alla norma del periodo 1991-2020, pari a 1028.8 mm. I fenomeni precipitativi invece sono stati molto scarsi fino ad aprile con una cumulata di soli 77 mm al 19 aprile, per poi riassestarsi sulla media a metà giugno con 423 mm. L’estate ha avuto precipitazioni convettive sporadiche con diversi eventi molto intensi e localizzati. L’autunno 2023 e poi l’inizio dell’inverno 2023-2024 si sono rivelati abbastanza asciutti, e nell’ultimo periodo dell’anno soltanto le creste settentrionali e nordoccidentali di confine con Francia e Svizzera hanno registrato precipitazioni di rilievo.
Gli episodi di nebbia sono risultati inferiori rispetto alla climatologia recente del periodo 2004-2022, con 89 giorni di nebbia ordinaria (visibilità inferiore a 1 km), e una diminuzione del 26% rispetto ai 121 giorni annuali attesi.
Gli episodi di foehn annuali sono risultati 92, decisamente superiori ai 66 della media annuale del periodo 2000-2020 e rappresentano anche il numero annuale massimo dal 2000.
La riduzione dei giorni di nebbia e l’aumento degli episodi di foehn hanno contribuito a creare condizioni favorevoli alla dispersione di inquinanti.
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.