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Società e costume

Fedez: social, salute mentale e la beffa. Muschio Selvaggio non è più suo ma di Luis Sal

Sold out al Circolo dei Lettori per l'incontro con il rapper, che si è aperto con i ragazzi parlando del tumore, della depressione e dell'importanza di prendersi cura della propria mente.

Fedez, luis sal

"Questa generazione è la cavia dei social. Andrebbero studiate le ripercussioni psicologiche, psichiatriche e sociali di questi strumenti, ma oggi ci sono pochissimi studi, per questo siamo cavie". Con queste parole il rapper Fedez ha acceso un faro sulla salute mentale dei giovani durante l'incontro di oggi al Circolo dei Lettori di Torino.

370 studenti del liceo Passoni, di Piazza dei Mestieri e di Immaginazione Lavoro hanno riempito tre sale del palazzo di via Bogino per ascoltare il rapper, che ha parlato a cuore aperto della sua esperienza con la malattia e con l'uso di psicofarmaci.

"La salute mentale e fisica devono andare di pari passo, ma quella mentale in questo Paese non viene considerata", ha affermato Fedez. "Ho affrontato un tumore al pancreas molto raro e ho dovuto fare i conti con la morte nonostante io sia un privilegiato - ha raccontato - in quel periodo ho avuto l'esperienza peggiore con gli psicofarmaci. Ne prendevo addirittura sette e il medico che me li dava non comprendeva che stavo male".

Il rapper ha poi invitato i ragazzi a curarsi dalla depressione, nel caso ne fossero colpiti. "Se vi prescrivono i farmaci non abbandonate la terapia", ha detto, "come ho fatto io. È stato un errore: ho smesso di colpo e ho passato dieci giorni a letto senza potermi alzare. Non distinguevo la realtà dai sogni. I sogni mi sembravano più reali della realtà. Esperienza orribile".

Fedez ha poi sottolineato l'importanza di offrire alternative ai ragazzi: "Il futuro dei ragazzi ora sarà di stare di fronte a un telefono ed è un peccato secondo me. Il problema non è dei ragazzi, è di chi non offre loro alternative. Io arrivo dai centri sociali - ha detto il rapper - e sono d'accordo con Barbero: sebbene ci fossero contesti violenti, nei centri sociali venivi a contatto con le persone".

L'incontro, organizzato dall'associazione Acmos, è stato un momento di grande condivisione e di riflessione per i ragazzi, che hanno potuto ascoltare la storia di un uomo che ha saputo affrontare le sue fragilità con coraggio e determinazione.

La salute mentale è un diritto fondamentale, e Fedez ha fatto bene a dare voce a questo tema così importante. È necessario che la politica e le istituzioni si impegnino per dare ai giovani il sostegno di cui hanno bisogno per affrontare le sfide della vita.

E mentre capitava tutto questo è arrivata una notizia 

Muschio selvaggio

Fedez ha perso la causa con Luis Sal per Muschio Selvaggio, il podcast che i due avevano fondato insieme e rimasto in gestione al rapper dopo la lite. Fedez, già alle prese con la crisi coniugale con Chiara Ferragni, è stato condannato dal tribunale di Milano a cedere le sue quote alla società di Luis Sal.
Lo ha comunicato l'ufficio stampa di quest'ultimo con un comunicato stampa.
La giudice Amina Simonetti, con ordinanza del 23 febbraio, ha difatti integralmente accolto il ricorso per sequestro giudiziario delle quote di Doom s.r.l. (società gestita da Annamaria Berrinzaghi, madre di Fedez) dalla Muschio Selvaggio s.r.l., promosso dall'avvocato Nicolò Ferrarini di Modena per conto della Luisolve s.r.l, societa' di Luis Sal (cofondatore del podcast Muschio Selvaggio, oltre che coautore e co-conduttore).
Ora, conclude la nota, "è responsabilità di Fedez determinare se intende conformarsi alla sentenza del tribunale, cedendo di conseguenza le sue quote davanti a un notaio, o se desidera trascurare la decisione, costringendo così Luis Sal a ricorrere nuovamente a vie legali per ottenere una sentenza che obbligherà Fedez a vendere le proprie quote e, di conseguenza, a ritirarsi (definitivamente) dalla gestione del podcast".
La giudice Amina Simonetti, con ordinanza del 23 febbraio, ha difatti integralmente accolto il ricorso per sequestro giudiziario delle quote di Doom s.r.l. (società gestita da Annamaria Berrinzaghi, madre di Fedez) dalla Muschio Selvaggio s.r.l., promosso dall'avvocato Nicolò Ferrarini di Modena per conto della Luisolve s.r.l, societa' di Luis Sal (cofondatore del podcast Muschio Selvaggio, oltre che coautore e co-conduttore).
Ora, conclude la nota, "è responsabilità di Fedez determinare se intende conformarsi alla sentenza del tribunale, cedendo di conseguenza le sue quote davanti a un notaio, o se desidera trascurare la decisione, costringendo così Luis Sal a ricorrere nuovamente a vie legali per ottenere una sentenza che obbligherà Fedez a vendere le proprie quote e, di conseguenza, a ritirarsi (definitivamente) dalla gestione del podcast".

Le possibili conseguenze: Fedez ora ha due opzioni: cedere le quote e ritirarsi da Muschio Selvaggio, oppure ricorrere nuovamente a vie legali. Un duro colpo per il rapper, che si trova ad affrontare una nuova sfida proprio mentre sta cercando di dare un nuovo slancio alla sua vita dopo la crisi con Chiara Ferragni.

La riflessione: La vicenda di Fedez ci ricorda quanto sia importante la salute mentale, soprattutto per chi vive sotto i riflettori. Ma ci ricorda anche che la legge è uguale per tutti, anche per le star.

Cosa succederà ora? Lo sapremo solo nelle prossime settimane.

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