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Favria

Per Sant'Antonio Abate, torna la festa del Ringraziamento

FESTA DEL RINGRAZIAMENTO

I priori di quest'anno sono Andrea Tomasi Cont e Danila Vigna

A Favria domenica 28 gennaio si è svolta la  Giornata del Ringraziamento, Festa di Sant’Antonio Abate, organizzato dalla Coldiretti di Favria guidata dal presidente Pier Luigi Golzio.

Priori della festa sono Andrea Tomasi Cont e Danila Vigna.

La Giornata del Ringraziamento  è una tradizione che, inaugurata dalla Confederazione nazionale Coltivatori diretti nel 1951, venne in seguito mutuata dalla Conferenza episcopale italiana per essere inserita nel calendario liturgico.

Nacque, per intuizione del presidente di Coldiretti Paolo Bonomi, per ribadire l’ispirazione dell’organizzazione professionale alla dottrina sociale cristiana e per ringraziare il Signore del raccolto concesso.

Un rito antico che non perde mai il suo fascino e che, in alcuni paesi con tradizione agricola come a Favria, è diventata una tradizione che richiama centinaia di persone. La Giornata del Ringraziamento  è l'occasione per riflettere sulla condivisione dei frutti della terra, la tutela dell'ambiente e un'alimentazione sana. Antidoti allo spopolamento delle zone rurali.

La manifestazione di oggi deve fare riflettere sul valore dell’Agricoltura, si con A  maiuscola, perchè  l’agricoltura è uno dei mestieri più antichi e quello da cui dipende tutt'oggi la nostra sopravvivenza e gli agricoltori con il loro quotidiano lavoro che non ha quasi mai sosta sono le sentinelle ecologiche del territorio.

Gli  agricoltori devono essere protagonisti della transizione ecologica, non imputati.  Oggi assistiamo a eventi climatici estremi, e le  politiche ambientali più rigorose  del Green Deal dell’Unione Europea non deve pesare sugli agricoltori. In particolare, le nuove regole comunitarie impongono agli agricoltori di mantenere il 4% dei terreni incolti sopra i 10 ettari, una mossa che ha suscitato preoccupazioni tra i coltivatori di grano e mais.

L’aumento del prezzo del carburante e la mancanza di concretezza nelle modifiche legislative riguardanti le pratiche sleali alle quali si assomma la proposta di introdurre un costo di produzione da considerare nel prezzo di vendita non ha ancora portato risultati tangibili, mentre i coltivatori vedono i loro profitti ridursi e i costi dei mutui e dei carburanti aumentare.

La situazione per gli Agricoltori ultimamente si complica anche dall’introduzione di nuove tendenze alimentari. Parlo della carne sintetica e cibi a base di cellule che  rappresentano una sfida diretta per l’industria della carne tradizionale, che oltre a non conoscere gli effeti nell’organismo umano minacciano anche la sostenibilità economica di interecomunità rurali.

Se poi aggiungiamo la farina di insetti che potrà portare ad un impatto negativo sui prezzi dei prodotti agricoli tradizionali, questa  potrà portare ad una  degradazione del valore dei prodotti dei campi tradizionali che ci hanno nutrito per millenni. Oggi  trascurare l'agricoltura e gli agricoltori è  come  levare le pietre dalle fondamenta  della nostra società.

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