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Cronaca

La città si scaglia contro i teppisti che hanno rotto gli alberi di Natale ma qualcuno li giustifica

Il Sindaco ha deciso di denunciare i ragazzini, il "popolo del web" li condanna

La città si scaglia contro i teppisti che hanno rotto gli alberi di Natale ma qualcuno li giustifica
È partito, nelle ultime ore, un dibattito sui social all'insegna del "cosa fare dei ragazzini che hanno rotto gli alberi di Natale a Caselle". 
Proviamo a ricostruire i fatti: nella notte del 29 e 30 dicembre si sono verificati nel centro storico di Caselle Torinese episodi di vandalismo e danneggiamento dei ben pubblici. Nello specifico sono stati distrutti vari allestimenti natalizi a Palazzo Mosca e in Piazza Boschiassi, imbrattati muri adiacenti la stazione ferroviaria ed episodi di disturbo delle quiete pubblica per i cittadini casellesi.
"L’Amministrazione del Comune di Caselle Torinese - spiega il Sindaco Giuseppe Marsaglia - ritiene che tali episodi non possano essere tollerati e ignorati, pertanto, ha sporto denuncia contro ignoti. L’Arma dei Carabinieri si è immediatamente adoperata nelle indagini attraverso la visione dei filmati del sistema di videosorveglianza cittadino. Grazie al meticoloso e pronto intervento delle Forze dell’Ordine, che si ringraziano, sono stati individuati un gruppo di oltre i dieci ragazzi autori degli episodi suddetti. Le indagini procedono per pervenire all’identificazione. Si confida che gli autori degli episodi vandalici e i loro genitori o esercenti la patria potestà, provvedano nell’immediato a farsi carico dei loro atti mettendosi in contatto con il Sindaco o il Maresciallo della caserma dei Carabinieri di Caselle Torinese, quale gesto di ravvedimento e presa di coscienza di quanto accaduto. In ogni caso le autorità competenti provvederanno a procedere nell’identificazione dei responsabili e all’applicazione delle normative conseguenti in termine di legge".

Il Sindaco di Caselle Giuseppe Marsaglia

Nel frattempo, sui social, i cittadini si sono scatenati.
"Fategli capire cosa vuol dire lavorare (lavori socialmente utili), - scrive uno - magari ora che fa freschino... Così si rinfrescano anche le idee. Se hanno tempo per fare danni, hanno anche tempo per sistemare tutto e contribuire al benestare della comunità". Il commento ha riscosso successo: 54 Mi Piace.
C'è chi chiede comprensione.
"Non ho parole - commenta un altro - eppure non hanno ammazzato nessuno né violentato né rubato, che cattiveria chissà se poi ci si trovano coinvolti i propri figli o nipoti ecc..ok individuare e magari qualche provvedimento ma provare anche a capire il gesto ed eventualmente farli crescere con un idea che la comunità non è solo lì per giudicare ma anche per aiutarli a crescere".
Qualcuno invoca le botte.
"Se si sono ridotti a fare quello che hanno fatto, - precisa un cittadino - è perché di insegnanti in famiglia ne hanno trovati pochi! Ai miei tempi, Caselle tutta avrebbe informato mia madre (è successo) e le madri dei sodali, al mio ritorno a casa, l'avrei trovata con il manico della scopa in mano e ... correre, altro che parlare per educare! Il risultato dei fatti è evidente, non hanno bisogno di giustificazioni inutili".

Piazza Boschiassi, uno dei punti colpiti dagli atti vandalici

Poi di nuovo comprensione.
"Che accanimento per dei ragazzi, - commenta una cittadina - quando per gli adulti che non rispettano ordinanze, leggi, segnaletica verticale, orizzontale non viene fatto nulla, nemmeno dietro esplicita richiesta e segnalazione. Ci va coerenza".
Ci sono anche dei sergenti tra i cittadini.
"Prendeteli, identificateli - scrive uno - e poi mandateli a fare servizio al Cottolengo. Durata della pena?
Tutte le loro ore o giorni liberi dei prossimi 3 mesi. Ai genitori dei minorenni, fate pagare i danni dei loro figli tre volte il costo effettivo, così forse (forse) impareranno ad educare i loro figli in modo che non si sentano autorizzati a tali comportamenti. Io ho due figli uno di 21 anni e l'altro di 30, non si sono mai nemmeno sognati comportamenti simili, sapevano entrambi cosa gli sarebbe capitato in caso che ...".
Tra sergenti, buoni e cattivi qui la speranza è che la giustizia faccia il suo corso senza inutili accanimenti o gogne pubbliche che non sono utili a nessuno.
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