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Cuceglio
26 Novembre 2023 - 23:41
A distanza di un anno dall’inaugurazione della panchina rossa, l’amministrazione comunale di Cuceglio ha preso parte attiva alla giornata dedicata a dire a gran voce "No alla violenza sulle donne".
Se l’anno scorso il tema era stato affrontato con la delicatezza necessaria alla presenza dei bambini delle scuole, sabato 25 novembre l’Assessore Fabrizia Tangi, supportata delle donne del comune di Cuceglio, ha voluto organizzare una marcia che dal Santuario attraversasse il paese fino a giungere davanti alla panchina rossa, all’interno del parco comunale. Una marcia di donne, per le donne, eppure lontana da movimenti femministi: “facciamo rumore senza vergogna” significa trovare il coraggio e la voce per chiedere aiuto.
Davanti alla panchina rossa sono intervenute due ragazze del centro anti-violenza di Torino, una delle quali ha raccontato di essere stata lei stessa vittima di violenza nel passato e proprio grazie all’aiuto che ha ricevuto mettendosi in contatto con le ragazze del 1522 è riuscita a superare il suo trauma.
"Troppo spesso sentiamo notizie di crimini, reati e violenze ai danni delle donne, non importa se psicologici, verbali o fisici - dichiara l'assessore Tangi -. I giornali sono pieni di cronache di femmincidi, come testimoniano le scarpe rosse sistemate sui quotidiani intorno alla nostra panchina, ma questo è inaccettabile".
Poi aggiunge: "Solo parlandone, solo abituandoci a percepire come sbagliati e disumani certi comportamenti, possiamo cambiare le cose: se ti dice che sei “sbagliata”, se ti dice che sei “stupida”, se ti dice che non fai mai abbastanza, se ti vieta di uscire con le amiche, se ti controlla il cellulare, se ti fa sentire inferiore e inadeguata, non avere paura: chiama il 1522 e chiedi aiuto! Non è più ora di stare zitte, è arrivato il momento di fare rumore!".
Nel contesto di una società sempre più consapevole dei diritti umani e dell'uguaglianza di genere, la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne continua a essere un momento cruciale per sollevare la voce contro un fenomeno dilagante che persiste in molte parti del mondo.
Quest'anno, come negli anni passati, il 25 novembre ha segnato un'importante pietra miliare nel calendario internazionale, dedicato a sensibilizzare, educare e, soprattutto, a porre l'accento sull'urgenza di agire contro la violenza di genere. Le manifestazioni, le campagne di sensibilizzazione e gli eventi commemorativi hanno caratterizzato questa giornata, con il chiaro intento di porre fine a un problema persistente che continua a minare la sicurezza e la dignità delle donne in tutto il mondo.
I dati, purtroppo, restano sconcertanti: secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, una donna su tre ha subito violenza fisica e/o sessuale nel corso della sua vita. Queste statistiche spaventose non sono solo numeri; rappresentano storie individuali di dolore, paura e sofferenza che richiedono un'immediata attenzione da parte della società e delle istituzioni.
L'obiettivo principale di questa giornata non è solo quello di evidenziare il problema, ma anche di promuovere un cambiamento sostanziale e duraturo. Le campagne di sensibilizzazione non sono più sufficienti da sole; è necessaria un'azione concreta da parte dei governi, delle istituzioni e di ogni singolo individuo per creare un ambiente in cui le donne possano sentirsi al sicuro e libere dalla minaccia della violenza.
La pandemia da COVID-19 ha ulteriormente esacerbato questa situazione, portando a un aumento delle situazioni di violenza domestica e limitando l'accesso delle donne ai servizi di supporto e protezione. Questo contesto ha evidenziato la necessità di un impegno globale che vada oltre le parole, ponendo in primo piano l'implementazione di politiche e risorse concrete per proteggere e sostenere le vittime di violenza.
La prevenzione gioca un ruolo cruciale in questa lotta. Educazione, sensibilizzazione e promozione di valori di rispetto e uguaglianza fin dai primi anni di vita sono fondamentali per rompere il ciclo della violenza. Inoltre, la promozione di leggi rigorose e l'applicazione efficace delle stesse sono essenziali per punire i perpetratori e prevenire futuri atti di violenza.
Questa giornata non è solo un momento di riflessione, ma un richiamo all'azione. Ognuno di noi ha il potere di fare la differenza: attraverso piccoli gesti nella vita quotidiana, supportando le organizzazioni che lavorano per contrastare la violenza sulle donne, e soprattutto, assumendo un impegno personale per promuovere un mondo in cui le donne possano vivere libere dalla paura e dalla violenza.
La Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne dovrebbe fungere da catalizzatore per un cambiamento duraturo, una chiamata all'azione che non si esaurisce il 25 novembre, ma che continua ogni giorno fino a quando ogni donna non potrà vivere senza timore di essere vittima di violenza a causa del suo genere.
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