Da “Che tempo che fa” con Fazio alle Olimpiadi 2024 di Parigi: il canoista Casadei non si ferma più

Ebbene sì, Candia sta diventando sempre più cosmopolita regalando emozioni senza confini. Grazie al canottaggio, la scorsa domenica è sbarcata nientemeno che in televisione nella puntata di “Che Tempo che Fa”, trasmessa sul canale Nove. Sugli schermi della “grande “scatola” della TV” (come loro stessi l’hanno definita sui social) è apparso il canoista di Candia Canavese Gabriele Casadei, insieme a Carlo Tacchini di Omegna, sul lago Maggiore, entrambi intervistati nientemeno che da Fabio Fazio.

Chi non conosce Gabriele Casadei, la giovane e promettente stella della canoa di Candia? Ha sempre brillato troppo intensamente per passare inosservata: un grande talento della canadese azzurra con al collo la medaglia d’oro degli Europei Canoa C2 500 MT, vinta a Cracovia lo scorso 27 agosto, e una qualifica per le Olimpiadi di Parigi del 2024. Gareggia per le Fiamme oro, il gruppo sportivo della Polizia di Stato. Inoltre, Gabriele è anche campione del mondo under 23. Proprio così, sottolineiamolo pure: campione del mondo!

Prendi un ragazzo e la sua canoa e ne viene fuori uno spirito vincente, palpabile e la sua presenza carismatica sugli schermi è solo un assaggio di quello che gli riserverà il futuro. La sua storia continua a ispirare, a intrattenere, e noi siamo pronti a tifare per i suoi prossimi trionfi! Raggiunto telefonicamente, in merito alla qualifica per le olimpiadi Gabriele ha dichiarato: “In questo momento siamo in una fase della stagione dove non ci sono gare e, fondamentalmente, ci dedichiamo alla preparazione in vista della stagione 2024 che inizierà circa ad aprile con una prima gara selettiva”.

Sulla partecipazione a Che tempo che fa, il giovane canoista ha inoltre commentato: “È stata un’esperienza molto bella e soprattutto particolare perché era la prima volta per me che andavo in televisione, ciò mi ha reso molto fiero e orgoglioso di poter rappresentare il mio sport in un contesto simile e dare così visibilità alla canoa che non gode dell’attenzione che hanno altri sport come ad esempio il calcio”.