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Elezioni 2023

AMMINISTRATIVE: pochi italiani al voto

Attesa per la conta nei comuni, ultimo test prima delle Europee

AMMINISTRATIVE: pochi italiani al voto

Le elezioni comunali sono un test importante per le Europee 2024

Ancona, Brescia, Pisa, Siena e Vicenza.

Occhi puntati su questi cinque capoluoghi quando domani si chiuderanno i seggi, in una tornata di amministrative che rappresenta l'ultimo grande test elettorale prima delle Europee della primavera 2024.

A fine maggio si voterà anche in un comune della Valle d'Aosta, tre del Trentino Alto Adige, 39 della Sardegna e in 128 della Sicilia, fra cui Trapani, Catania, Ragusa e Siracusa.

Intanto gli equilibri nello scacchiere politico nazionale sono messi alla prova del voto dei 6,3 milioni di abitanti dei 595 centri che tra poche ore, salvo i casi di ballottaggio, avranno un nuovo sindaco.

E nelle analisi avranno anche spazio le valutazioni sull'affluenza, che secondo il dato parziale delle ore 19 è al 37% circa, in calo di 7 punti rispetto alle precedenti consultazioni.

A parte Massa, il centrodestra corre compatto in tutti i capoluoghi.

Con il leghista Fabio Rolfi punta a strappare Brescia al centrosinistra, schierato con Pd, Europa verde, Sinistra italiana, Azione e Italia viva per Laura Castelletti.

La sfida ha un peso significativo, e lo dimostra il fatto che qui i leader della maggioranza di governo hanno chiuso la campagna elettorale.

Il Pd guida un fronte largo anche a Vicenza, con Giacomo Possamai che cerca di battere il sindaco uscente Francesco Rucco, civico di destra. Dove c'è il Terzo polo, non c'è il M5s.

Come ad Ancona, unico capoluogo di regione al voto, storicamente una roccaforte rossa che questa volta è ritenuta contendibile: Daniele Silvetti, di Forza Italia, sfida l'assessore uscente Ida Simonella, sostenuta da centrosinistra e Terzo polo.

Nel Pd si guarda con attenzione alla Toscana, con l'obiettivo di riconquistare centri che erano tradizionalmente rossi. Il partito di Elly Schlein è alleato con quello di Giuseppe Conte per tornare ad amministrare Pisa, dove sono in campo i tre schieramenti, centrodestra, centrosinistra e Terzo polo.

Ed è centrodestra contro Pd-M5s a Latina, al voto dopo il commissariamento, per la caduta dell'amministrazione di centrosinistra guidata da Damiano Colletta, che ci riprova sfidando Matilde Celentano.

A Siena lo scenario è più frammentato, con il centrodestra che cerca la conferma contro i candidati del Pd, del M5s e quelli di Iv e Azione, ognun per sé. A Brindisi, poi, il Terzo polo ha sposato il progetto del centrodestra (Giuseppe Marchionna), che affronta il tandem Pd-M5s (Roberto Fusco) e Avs che sostiene il sindaco uscente Riccardo Rossi.

Per Schlein è un esame particolare quello in Campania, dopo il commissariamento del Pd a livello regionale deciso poco più di un mese fa dalla segretaria da poco insediata, contro "situazioni opache, pacchetti di tessere e capibastone".

I risultati dello scontro frontale con il governatore Vincenzo De Luca potrebbero emergere anche dal voto negli 84 comuni campani, soprattutto i 19 più grandi come Torre Del Greco, Marano, Scafati e Pomigliano d'Arco.

Nella serata di domani le segreterie dei partiti raffronteranno i dati con quelli delle politiche di settembre. Le analisi sono destinate a interessare gli equilibri attuali, e i pesi nella maggioranza influiranno nella partita sulle riforme istituzionali. Ma i risultati saranno letti con ogni probabilità anche in proiezione verso il futuro. E quindi alle Europee.

Non è un mistero che il progetto di Giorgia Meloni, di FdI e dei conservatori europei sia ribaltare l'asse che governa la commissione a Bruxelles, riproponendo all'Europarlamento lo schema su cui si fonda la sua maggioranza in Italia, quindi con Ecr, Ppe, Identità e democrazia.

Un successo alle amministrative darebbe un'ulteriore spinta al piano, e anche per questo le opposizioni sperano di frenare il centrodestra nei comuni.

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