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Il banco della verdura dove fai TUTTO DA SOLO E NESSUNO RUBA: prendi, paghi e te ne vai

Un'iniziativa basata sulla fiducia, è un self service

Il banco della verdura dove fai TUTTO DA SOLO: prendi, paghi e te ne vai

Il banchetto di Vilma a Mappano

Un banco del mercato totalmente atipico: non c'è personale, non c'è un commesso, non c'è un ambulante, non c'è nessuno. Il cittadino che vuole comprarsi dell'insalata va lì, si prende la sua verdura, mette i soldi nella cassetta e poi se ne torna a casa con il suo sacchetto.

E i controlli? I ladri? I malviventi? I truffatori? La Cascina di via Ca Nuova di Mappano sembra essere una sorta di isola felice, è nata qui l'idea della verdura a "metro 0": dalla raccolta alla cassetta self service.

È tutto partito un anno fa, merito di Vilma Stella che per lavoro vende verdura in giro per i mercati.

Vilma Stella nel suo orto

"Esattamente un anno fa - racconta - partiva questa idea decisamente "folle". Un'idea basata sulla fiducia nel prossimo. Oggi posso iniziare a fare un primo bilancio: il banchetto funziona e si è anche un pochino ingrandito. I clienti hanno gradito sempre di più i nostri prodotti a "metri 0", ma l'aspetto che più mi ha dato soddisfazione è constatare che la mia fiducia nel prossimo è stata ben riposta! Questo non ha prezzo!".

Dunque, parliamo di un'iniziativa partita un po' per caso 12 mesi fa. Grande merito va anche al mappanese Paolo Odetti che ha messo a disposizione casa sua.

"Ho un banco al mercato - racconta Vilma - e lo scorso anno siamo rimasti chiusi per un po’, così ci siamo trovati con prodotti che non potevamo vendere. Un giorno, mi ricordo, avevamo buttato un sacco di zucche e mi piagneva il cuore".

E lì arriva l'illuminazione.

"Ho pensato - continua - di mettere due cassette fuori con alcuni cartelli: chi passa si prende la verdura e paga, fa tutto da solo, un self service, l'idea era questa. L’ho detto a qualcuno un po’ per ridere, un po’ sul serio, ho chiamato un’amica, un po’ perplessa, le ho chiesto di farmi uno striscione. Mi hanno detto che mi avrebbero rubato la roba, ho pensato che se qualcuno avesse avuto bisogno dell’insalata per sopravvivere avrebbe fatto bene a prenderla, sempre meglio che buttarla. Così siamo partiti: la prima mattina abbiamo contato i pezzi che avevamo messo sul banco, alla sera abbiamo fatto un calcolo matematico".

Vilma non aveva neanche un contenitore per i pagamenti...

"Ho sentito il parroco - continua - e ho chiesto a lui, mi ha dato una cassetta delle offerte. Abbiamo messo un lucchettino, il primo giorno abbiamo venduto 3-4 pezzi. È stata una soddisfazione impagabile. Dopo di che il banchetto ha preso piede ed è andata sempre meglio".

E i famosi ladri di verdure? Sono arrivati?

"No - precisa Vilma - non abbiamo mai avuto ammanchi. Solo una sera mancavano due euro ma il giorno dopo, poi, abbiamo due euro in più nell'incasso. Evidentemente la persona in questione era tornata a mettere i soldi che mancavano".

Le storie, però, non mancano.

"Nella cassettina delle offerte - ricorda Vilma - abbiamo trovato varie cose: una volta due gratta e vinci, uno era da un euro uno da 2 euro, corrispondevano al valore della merce che la persona aveva preso. Ogni tanto troviamo dei pizzini: “Non avevo soldi giusti, avanzo 6 euro ma li prendo in verdura”. C’è gente che chiama per dire che non ha rubato ma che non aveva i soldi dietro. Abbiamo trovato anche gettoni dei lavaggi, forse qualche anziano che li ha confusi con delle monete. Essendo un self service noi non sappiamo chi è, chi viene, ci fidiamo. Da qualche mese, però, abbiamo messo una telecamera, non tanto per mancanza di fiducia, c’è stata ripagata molto. L’abbiamo messa per una questione di controllo, c’era qualcuno che modificava i cestini".

Funziona così: c’è l’orto dall’altra parte della strada, dopo il raccolto la verdura finisce sul banchetto.

"Il nostro - conclude Vilma - è un lavoro che si basa su uno spirito di onestà, sul metro zero. Lo teniamo aperto tutti i giorni, d’estate anche la domenica se ci sono più prodotti. Orario? Dipende da che ora arriviamo da raccogliere, d’inverno con il gelo prima delle 9 è difficile. D’estate iniziamo a raccogliere alle 5 e mezza ma fino alle 8 e mezza non allestiamo il banchetto. Vendiamo tutto ad unità, cerchiamo quindi che tutto sia omogeneo, stesso peso, stessa grandezza. Mettiamo tutta la roba più bella, anche perché qui non ci siamo noi a spiegare i prodotti come al mercato".

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