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Il caso
16 Dicembre 2022 - 01:09
Tragedia del Mottarone
La soluzione migliore per il futuro di Eitan, un bambino che ha già sofferto troppo nella sua vita.
Su questo si sono trovati tutti d'accordo oggi a conclusione dell'udienza preliminare svoltasi a Pavia.
Il gup Pietro Balduzzi ha accolto la richiesta di patteggiamento a un anno e 8 mesi, pena sospesa, per Shmuel Peleg, nonno materno di Eitan, unico sopravvissuto della tragedia del 23 maggio 2021 della funivia del Mottarone nella quale ha perso i genitori, il fratellino di 2 anni e due bisnonni.
Accolta anche la richiesta di patteggiamento di Gabriel Alon Abutbul, complice del nonno, a un anno e 6 mesi, sempre con pena sospesa.
La funivia che precipitò al suolo
I due erano accusati del rapimento del bambino, avvenuto l'11 settembre 2021: Eitan, che a quel tempo aveva 6 anni, era stato portato in Israele.
Il patteggiamento è relativo ai reati di sequestro di persona aggravato e sottrazione di minore all'estero; per la terza accusa, appropriazione indebita del passaporto del bimbo, è arrivata l'assoluzione.
Entrambi ora sono di nuovo liberi di muoversi senza vincoli. Si avvia intanto verso la conclusione l'incidente probatorio in corso sulle cause del disastro: da una perizia illustrata oggi emerge che i danni alla fune portante della funivia sarebbero stati visibili almeno un anno prima del cedimento.
"Siamo soddisfatti, ritenendo che l'accordo sia nell'interesse del minore e anche del suo rapporto con il nonno - hanno commentato gli avvocati Mauro Pontini e Sara Carsaniga, legali di Shmuel Peleg -. Ci soddisfa anche che sia emerso che il minore era felice di andare e stare in Israele, come diceva il nonno, e dispiace che la zia lo sapesse (emerge la sua consapevolezza dalle intercettazioni) ma abbia sempre reso dichiarazioni pubbliche di segno opposto. Nonno e nipote si sono sempre sentiti e presto potranno anche ritrovarsi".
"Oggi in udienza ho revocato la costituzione di parte civile anche nei confronti del signor Alon a seguito dell'intesa raggiunta - ha sottolineato l'avvocato Fabrizio Ventimiglia, legale di Eitan -. Sono molto soddisfatto di come si sia definita la vicenda, in quanto il minore potrà proseguire il suo percorso di recupero in serenità, lontano dal clamore mediatico che la vicenda ha inevitabilmente suscitato".
"Se questa soluzione può aiutare il futuro del bambino, naturalmente siamo tutti contenti; però noi siamo anche sgomenti per la pena patteggiata, molto bassa rispetto alla vicenda", hanno affermato gli avvocati Emanuele e Giuseppe Zanalda, legali di Aya Biran, zia di Eitan.
"Con la decisione presa oggi - ha affermato l'avvocato Giuseppe Zanalda - non sapremo mai la verità sul denaro utilizzato per organizzare il rapimento e su come sia stato possibile passare la frontiera e raggiungere l'aeroporto di Lugano, da dove è partito l'aereo per Israele".
Quanto all'incidente probatorio, arrivato alla settima udienza, la novità viene dalla perizia secondo la quale già tredici mesi prima del 23 maggio 2021, il giorno in cui la cabina numero 3 della funivia del Mottarone è precipitata causando la morte di 14 persone, sarebbe stato possibile osservare i segni del danneggiamento della fune traente.
A spiegarlo è stato Andrea Gruttadauria, del Politecnico di Milano. "Almeno un anno prima del cedimento si poteva vedere che stava succedendo qualcosa", ha sostenuto Gruttadauria, che si è basato sull'analisi della propagazione della cosiddetta cricca, la crepa che prelude alla rottura.
Intanto emergono le prime stime sui possibili risarcimenti alle parti civili, che potrebbe aggirarsi intorno ai 25 milioni di euro, da suddividere tra i familiari delle 14 vittime.
Di questi, 10 milioni potrebbero venire messi a disposizione da Reale Mutua, che assicurava Funivie del Mottarone. L'incidente probatorio proseguirà domani con l'ottava, e con ogni probabilità ultima, udienza.
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