Dunque, ricapitolando... Fino all’altro ieri si è proceduto con la vaccinazione degli ultra ottantenni con una procedura di prenotazione molto semplice non foss’altro che ai cittadini interessati non si chiedeva nulla e faceva tutto il medico di famiglia. Tutt’altra musica per le prenotazioni dei cittadini che, in assenza di patologie, hanno dai 70 ai 79 anni. Nessuno li chiamerà e tocchera loro farsi avanti. Cove? Collegandosi al sito internet messo a disposizione dalla Regione all’indirizzo www.ilPiemontetivaccina.it.... Avete capito bene. Si va lì. Si inseriscono i propri dati. E poi si aspetta. La richiesta arriverà in modo automatico, grazie ad un algoritmo, al medico di famiglia, cheå si accorderà con l’assistito per fissare la data della vaccinazione ed eseguirla con il vaccino AstraZeneca nel suo ambulatorio, oppure in un ambulatorio di medicina di gruppo o in uno messo a disposizione dall’azienda sanitaria del territorio. Non fosse che la procedura l’abbiamo capita e già digerita da un po’, ci sarebbe da rimanere inebetiti.... Ma quale funzionario della Regione ha creduto e ha fatto credere che tutti gli anziani dai 70 ai 79,- che in Piemonte è bene dirlo sono480.000 - siano in grado di navigare in rete? Una roba che non si può stare ad ascoltare e, delle due, l’una. O l’obiettivo principale è ostacolare l’assalto alla diligenza, o chi lavora in Regione, e si sta occupando di gestire la pandemia e le vaccinazioni, andrebbe immediatamente licenziato. La procedura è talmente da mettersi le mani nei capelli che Antonio Barillà dello Smi (il sindacato medici italiani) ai sindaci che glielo hanno chiesto, ha suggerito l’apertura di uno sportello per dare una mano ai cittadini, soprattutto quelli che non hanno figli o nipoti abituati all’utilizzo delle nuove tecnologie. Tra i comuni che si sono già dati da fare in questa direzione ci sono Settimo Torinese, Foglizzo e Crescentino. Persone in condizione di estrema vulnerabilità Sempre da lunedì 15 marzo è partita la prenotazione delle vaccinazioni anche per le persone che si trovano in condizione di estrema vulnerabilità. Rientrano in questa condizione coloro che sono affetti da una delle 13 patologie indicate dal piano nazionale. In questo caso la propria adesione va espressa direttamente al proprio medico di famiglia. La vaccinazione avverrà presso uno dei punti vaccinali della propria Asl attraverso i vaccini Pfizer e Moderna. La comunicazione della data e del luogo della somministrazione verrà inviata dalla Regione via sms e/o posta elettronica. Sempre da questa settimana inoltre si partirà anche con l’adesione alla vaccinazione dei caregiver, ovvero coloro che convivono con pazienti affetti da alcune specifiche patologie: sclerosi laterale amiotrofica; sclerosi multipla; paralisi cerebrali infantili; trattamento con farmaci biologici o terapie immunodepressive; miastenia gravis; patologie neurologiche disimmuni; grave compromissione polmonare o marcata immunodeficienza; malattie autoimmuni con associata immunodepressione secondaria a trattamento terapeutico; pazienti onco-ematologici in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure; genitori di pazienti onco-ematologici ed emoglobinopatie sotto i 16 anni di età; pazienti con trapianto di organo solido e di cellule staminali emopoietiche (in lista di attesa e sottoposti a trapianto emopoietico dopo 3 mesi dal trapianto ed entro 1 anno dalla procedura) o trapiantati al di fuori di queste tempistiche che abbiano sviluppato complicazioni. Il 16 marzo inizierà invece la vaccinazione degli oltre 6000 disabili presenti all’interno delle comunità residenziali e semiresidenziali del Piemonte. Intanto prosegue la vaccinazione delle persone con più di 80 anni con i vaccini Pfizer e Moderna. Sono più di 130.000 gli over80 vaccinati in Piemonte (oltre 20.000 all’interno delle Rsa). Tutte le persone che hanno preaderito (in totale 306.000) verranno chiamate man mano che arriveranno i vaccini da Roma. Qui di seguito l’elenco dettagliato. Per le patologie segnalate con asterisco è prevista la vaccinazione contestuale anche dei loro conviventi: – fibrosi polmonare idiopatica; – altre malattie respiratorie che necessitino di ossigenoterapia; – scompenso cardiaco in classe avanzata (III-IV NYHA); – pazienti post shock cardiogeno; – sclerosi laterale amiotrofica e altre malattie del motoneurone; – sclerosi multipla; – distrofia muscolare; – paralisi cerebrali infantili; – pazienti in trattamento con farmaci biologici o terapie immunodepressive*; – miastenia gravis; – patologie neurologiche disimmuni; – soggetti con diabete di tipo 1; – soggetti con diabete di tipo 2 che necessitano di almeno 2 farmaci per il diabete o che hanno sviluppato complicanze; – soggetti con morbo di Addison; – soggetti con panipopituitarismo; – pazienti affetti da fibrosi cistica, da considerare per definizione ad alta fragilità per le implicazioni respiratorie tipiche della patologia di base; – pazienti sottoposti a trattamento dialitico cronico; – pazienti con grave compromissione polmonare o marcata immunodeficienza*;– pazienti con immunodepressione secondaria a trattamento terapeutico*; – pazienti con diagnosi di cirrosi epatica; –evento ischemico-emorragico cerebrale che abbia compromesso l’autonomia neurologica e cognitiva del paziente affetto; – persone che hanno subito uno “stroke” nel 2020 e per gli anni precedenti con ranking maggiore o uguale a 3; – pazienti con patologia tumorale maligna in fase avanzata non in remissione; -pazienti oncologici e onco-ematologici in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure*; –pazienti affetti da talassemia, anemia a cellule falciformi; – tutti i pazienti con sindrome di Down in ragione della loro parziale competenza immunologica e della assai frequente presenza di cardiopatie congenite; – pazienti in lista d’attesa o trapiantati di organo solido*;– pazienti in attesa o sottoposti a trapianto (sia autologo che allogenico) di cellule staminali emopoietiche (CSE) dopo i 3 mesi e fino ad un anno, quando viene generalmente sospesa la terapia immunosoppressiva*;– pazienti trapiantati di CSE anche dopo il primoanno, nel caso che abbiano sviluppato una malattia del trapianto contro l’ospite cronica, in terapia immunosoppressiva*; –pazienti obesicon BMI maggiore di 35; –pazienti con diagnosi di AIDS o con <200 CD4 Nel caso di minori che non possano essere immunizzati per mancanza di vaccini indicati per la loro fascia di età, saranno vaccinati i loro genitori o i relativi tutori/affidatari.
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