ROMA. Tariffe: Tar, ok delibera Agcom su rinnovi e informazione

È legittima la delibera con la quale l'Agcom il 15 marzo 2017 aggiunse alla precedente sua disposizione per la trasparenza e la comparazione delle condizioni economiche delle tariffe telefoniche, due modifiche. In sostanza, stabilì misure per assicurare una cadenza di rinnovo delle offerte e della fatturazione per la telefonia fissa su base mensile, una cadenza per la telefonia mobile non inferiore a quattro settimane, una cadenza rapportata a quella di telefonia fissa in caso di offerte convergenti fissa-mobile, e una pronta informazione all'utente in ipotesi di cadenza di rinnovo su base diversa da quella mensile. Lo ha deciso il Tar del Lazio con due sentenze con le quali ha respinto ricorsi proposti da Vodafone Italia e Tim. Le società telefoniche ricorrenti si erano rivolte al Tar sostenendo che seppure la normativa impone una condotta di trasparenza per consentire agli utenti di fare scelte consapevoli in un regime di offerte concorrenziali, la stessa non consentisse all'Agcom di predeterminare i contenuti di dette offerte. In più, ad avviso delle ricorrenti - ne dà conto il Tar nelle sentenze - tra l'altro le misure adottate erano sproporzionate e si produceva un appiattimento della concorrenza. Per i giudici amministrativi, "l'Agcom risulta istituita con indubbi poteri di regolazione" al fine di "garantire in concreto una tutela effettiva alla parte debole del rapporto contrattuale dei servizi di telefonia, ovvero all'utente del servizio", e "risultano non persuasivi gli assunti relativi all'asserita e irragionevole compromissione dell'autonomia negoziale degli operatori, alla limitazione delle dinamiche concorrenziali, alla violazione del divieto di 'gold plating', ad uno sviamento di potere nell'operato dell'Agcom".