ASCOLI PICENO. Piccoli comuni: Castelli(Anci), modernizzare le aree interne

"Nell'agenda del controesodo non può non essere prevista come centrale la sfida della modernizzazione delle aree interne, perché è possibile rendere vitali quelle zone solo se sarà possibile connettersi, se Terna farà gli investimenti necessari per l'energia elettrica, se ci sarà fibra e cablaggio. Perché la sfida è riportare lì i ragazzi e le famiglie". Parole di Guido Castelli, sindaco di Ascoli Piceno e delegato Anci alla Finanza locale, alla Conferenza Anci a San Benedetto del Tronto dedicata ai piccoli comuni. "Va poi rivalutata - ha aggiunto - la strategia Barca delle aree interne che si basa su una sorta di microzonazione e stabilisce che è interna quell'area che dista un certo numero di chilometri da un presidio di servizi, ferrovia, dipartimento emergenza e scuole. A questo va invece sostituito un discorso di area vasta". Alla conferenza era presente anche Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e vice presidente Anci. "Qual è la nuova Governance territoriale alla luce del voto negativo al referendum sulla riforma costituzionale?" è la domanda alla quale secondo Ricci va data subito una risposta. "Bisogna dare le risorse alle Province e questo tema ha a che fare coi piccoli comuni. Le Province a mio avviso - ha continuato - devono rimanere enti di secondo livello in collaborazione con i sindaci. Dare alle Province risorse ha a che fare con l'agenda del controesodo". "Se vogliamo salvaguardare i piccoli comuni - ha concluso - bisogna dare loro la possibilità di mettere insieme delle cose con incentivi che vanno in questa direzione e non con fusioni obbligatorie che in Italia non funzionano". Ricci ha parlato anche del tema della riforma delle Regioni: "E' stata messa nel cassetto, ma ridiventa elemento essenziale della nuova governance. Spero che si riesca a riaprire una stagione di riforme".