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01 Aprile 2016 - 10:25
Vale 143 miliardi di euro ogni anno lo spreco alimentare per un totale di 88 milioni di tonnellate nei Paesi dell'Unione Europea e a contribuire maggiormente sono le famiglie con 47 milioni di tonnellate, vale a dire il 70% dello spreco alimentare europeo derivante dal consumo domestico, dalla ristorazione e dalla vendita al dettaglio. I dati, elaborati nell'ambio del progetto Fusions varato dalla Commissione Europea, sono stati diffusi dal fondatore di Last Minute Market Andrea Segrè, docente di Politica agraria internazionale e comparata all'Università di Bologna.
I dati sono accompagnati dal nuovo Manuale Fusions di Quantificazione dello Spreco Alimentare, uno strumento che vuole garantire supporto ai Paesi membri per la quantificazione e il monitoraggio degli sprechi alimentari, spiega Segrè.
Secondo le stime del progetto, lo spreco alimentare per ciascun cittadino Ue ogni anno è di 173 chilogrammi pari al 20% del totale degli alimenti prodotti nell'Unione che secondo una stima del 2011 è di circa 865 kg/persona. Anche se le stime sono suscettibili di aggiustamenti, spiega Segrè dimostrano ancora una volta che "è lo spreco nelle famiglie a fare la parte del leone. Per questo serve una svolta culturale in grado di arginare la voragine dello spreco domestico: è urgente una campagna capillare di educazione alimentare per le famiglie e i giovani europei. L'Italia - propone Segrè - si faccia promotrice di un rilancio della questione anche in Europa, dove la campagna Spreco Zero di Last Minute Market, in questa direzione, ha da tempo lanciato la richiesta di istituire l'Anno Europeo dello Spreco Alimentare. Una richiesta sostenuta in Italia dagli oltre 700 sindaci firmatari della Carta Spreco Zero per le buone pratiche nei territori da loro amministrati: i primi cittadini di Roma, Firenze, Milano, Torino, Palermo, Napoli, a Venezia, Bologna, Trieste, dei Comuni Virtuosi italiani e di centinaia di altre municipalità".
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