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19 Settembre 2016 - 17:52
Ventuno anni di reclusione in tutto, sette ciascuno per la madre e i due figli, accusati di aver commissionato l'incendio che il 5 ottobre 2000 distrusse il pub Black Eagle di Castagnole Lanze (At). Nel rogo morì Simone Mezzo, 23 anni, astigiano. Sono queste le richieste che la procura di Asti ha avanzato oggi, in tribunale, al giudice Francesca Di Naro. Gli imputati, Domenico Cirillo, Carlo Eugenio e Angela Petralia, che gestivano il locale, sono accusati di incendio doloso, tentata truffa e morte come conseguenza di altro reato. I tre avrebbero ordinato di dare fuoco al locale a due persone, una delle quali perse la vita e l'altro rimase ferito.
L'avvocato della difesa, Claudia Malabaila, ha chiesto l'assoluzione per i tre imputati, "per non aver commesso il fatto, per contraddittorietà e insufficienza di prove". Secondo il legale "non c'è prova diretta del coinvolgimento degli imputati, ma solo elementi indiziari".
Sentenza il 19 dicembre.
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