La speranza di una serata finalmente gioiosa ai Mondiali di Pechino, si è arenata presto sulle secche di una finale dell’alto priva di emozioni in chiave italiana. Gianmarco Tamberi, ultimo azzurro in campo nella rassegna iridata, ha chiuso all’ottavo posto la finale dell’alto, superando la misura di 2,25 (prima, semaforo verde alla prima prova anche a 2,20). Alla quota successiva, quattro centimetri più in alto, il marchigiano ha dovuto arrendersi, con un ultimo tentativo mancato per un soffio (lieve contatto dei polpacci con l’asticella). Il titolo mondiale è andato all'uomo più in forma del momento, il canadese Derek Douin, con un salto vincente a 2,34 nello spareggio per l’oro con il cinese Zhang e l’ucraino Bondarenko (entrambi d’argento). Fuori dal podio il qatarino Mutaz Essa Barshim, quarto e non incluso nello spareggio, pur avendo anche lui superato, come i tre avversari, l’ultima misura di gara valida, i 2,33, al primo tentativo (a pesare, l’errore commesso lungo il percorso, a 2,29). Tamberi: "Mi dispiace, avrei voluto giocarmi meglio il Mondiale" "Non lo so neanche io cosa sia successo - il commento di Gianmarco Tamberi al termine della gara -. La giornata è iniziata male già dal riscaldamento, mi mancavano le sensazioni giuste. Non riuscivo a saltare nemmeno 2,15. In gara a 2,25 ho piazzato un salto discreto, pensavo di essermi sbloccato. E, invece, a 2,29 continuavo a frenare negli appoggi finali e all'ultima prova, anche se era un brutto salto fatto di cattiveria, l'asticella è finita giù di un niente. Di solito quando vado male sono incavolato e cerco di imparare dai miei errori, ma qui non capisco proprio cosa non abbia funzionato. Rivedere i video dei salti forse mi aiuterà a capirlo. Non c'entra l'emozione come all'Olimpiade di Londra, non c'entra il fatto che avesse piovuto o che la pedana fosse bagnata. Sono condizioni uguali per tutti. Potevo esserci anche io, ma oggi mi sono giocato così il Mondiale. E questo mi dispiace tantissimo perchè non vedevo l'ora di fare questa gara, ero l'ultimo azzurro in gara e mi sarebbe tanto piaciuto far bene per l'Italia e per tutti quelli che credevano in me".
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