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Violenza di genere, il Canavese si muove: lo SPI-CGIL rilancia l’impegno

Un’iniziativa itinerante per parlare di parità, diritti e consapevolezza

Violenza di genere, il Canavese si muove: lo SPI-CGIL rilancia l’impegno

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Uno spettacolo pensato per la ricorrenza del 25 novembre, ma anche molto di più: il Coordinamento Donne dello SPI-CGIL Alto Canavese si sta impegnando concretamente e con energia per portare avanti i temi della parità di genere e della lotta contro violenza e discriminazioni.

Se n’è parlato in una conferenza stampa organizzata venerdì 28 novembre alla Camera del Lavoro di Cuorgnè, apertasi con l’annuncio di uno spettacolo itinerante realizzato insieme alla Casa delle Donne di Ivrea: ha esordito a Chiaverano in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne e verrà replicato sabato 6 dicembre a Strambino e domenica 7 a Valperga.

Il segretario dello SPI Alto Canavese – Lega 33, Elio Lucco Castello, ha aperto gli interventi spiegando: “Il Coordinamento, che finora si era impegnato soprattutto in letture sceniche, vuole diventare un soggetto politico occupandosi sia di progetti concreti (come l’attuazione del Bilancio di Genere) che di iniziative culturali. Sta lavorando su questi temi per impulso del Coordinamento Provinciale, che ha affidato l’incarico a Maria Teresa Rosa, e in accordo con le Leghe del territorio: quella dell’Alto Canavese, quella dell’Eporediese, quella del Calusiese”.

Maria Teresa Rosa ha precisato: “Fino a due anni fa ciascun Coordinamento Donne dello SPI si muoveva in modo autonomo, poi il Coordinamento Provinciale ci ha chiesto di svolgere un’attività di collegamento che coinvolgesse tutto il Canavese, così come si era fatto a Torino in due Circoscrizioni. Svolgere questo compito ha significato prima verificare l’interesse delle donne a lavorare insieme, poi rivolgerci alle istituzioni (Comuni, Ciss 38, ASL). La terza fase ha riguardato i contatti con enti e associazioni di volontariato che si occupano delle tematiche femminili. Una di queste è la Casa delle Donne di Ivrea, che ha sedi anche a Salassa e Cuorgnè.”

La prima iniziativa importante è stata l’organizzazione dello spettacolo di cui sopra: “Primo Maggio – Un giorno tutto per sé”. “Proprio lo scorso maggio ci avevano invitate a partecipare a un progetto teatrale portato avanti con la Compagnia Tecnologia Filosofica, che gestisce il Teatro Bertagnolio di Chiaverano e che da quest’anno ha ottenuto il riconoscimento del Ministero della Cultura. Dal primo incontro avevamo chiesto di estenderlo al resto del territorio, sia perché questo è il compito affidatomi, sia perché avevamo già allacciato rapporti con le istituzioni dando vita a un progetto composito. Avevamo anche avuto un colloquio proficuo con Sonia Cambursano, sindaca di Strambino e consigliera della Città Metropolitana: ci aveva proposto di coinvolgere anche questo ente, che è poi entrato nel progetto accordandoci grande fiducia.”

Va da sé che l’obiettivo non era lo spettacolo in sé, ma la possibilità di veicolare una serie di messaggi. Fra i temi affrontati vi è quello del Bilancio di Genere, che punta a ridurre le disuguaglianze e che in Italia è stato introdotto nel 2009. “Finora la legge è stata fortemente disattesa – ha spiegato Rosa – È diventato realtà nei grandi enti (come l’INPS o i Comuni di Torino e Bologna) ma nei piccoli centri spesso non si sa nemmeno cosa sia”.

“La scelta di affidare a Maria Teresa l’incarico di coordinatrice – ha detto Alfredo Ghella, responsabile della Lega 34 dello SPI di Caluso con un lungo passato nella CGIL canavesana – non è casuale: in questo territorio il nostro sindacato è sempre stato sensibile ai temi che riguardano le donne e Angelica Liotine ci dà una grossa mano con una capacità d’intervento che altrove è mancata”.

Un'osservazione di Ghella merita di essere sottolineata perché mette il dito sulla piaga: “Per lungo tempo ci eravamo quasi convinti che la parità prima o poi sarebbe arrivata. Oggi stiamo assistendo a un grave arretramento. Non ci sono solo i femminicidi, il fenomeno più grave ed evidente, ma i rapporti sociali si rifanno a modelli più vicini al Medioevo che a una società liberal-democratica. Nel mondo del lavoro le donne occupano posti marginali, con pochi diritti e bassi salari. Occorre rimettere al centro il tema dell’uguaglianza in un momento in cui i governi marcatamente di destra, non solo in Italia ma in tutta Europa, non affrontano i problemi ma li trasformano in propaganda, che è la cosa peggiore”.

La responsabile della CGIL Alto Canavese, Angelica Liotine, ha confermato: “L’importante è parlarne, rendere pubblico ciò che accade, far conoscere progetti e iniziative. Le cifre dei femminicidi sono spaventose: 50.000 donne nel mondo, ma i numeri sono sottostimati perché molti Paesi non forniscono dati attendibili. Quest’anno in Italia siamo già a 80. Il problema è culturale e dev’essere affrontato a partire dalla Scuola Primaria. Va contrastata la mentalità patriarcale, che sta distruggendo il ruolo delle donne nella società: quelle in carriera che hanno figli sono sempre di meno. A un incontro recente con gli industriali, presenti in 80, c’era una sola donna e non era un’imprenditrice!”.

Uno spettacolo sulla condizione femminile

Lo spettacolo “Primo Maggio – Un giorno tutto per sé”, che andrà in scena a Valperga domenica prossima, si compone di tre Atti Unici che mettono in scena le vicende di altrettante donne alle prese con le medesime problematiche: da un lato le aspirazioni, dall’altro le frustrazioni della vita quotidiana. Nel giorno del Primo Maggio le contraddizioni emergono con forza ma con una diversa evoluzione: la prima donna si adatta al ruolo che la società le attribuisce; la seconda vive una situazione di vuoto e di inutilità; la terza reagisce e prende in mano la propria vita.

Le registe e attrici Francesca Brizzolara e Raffaella Tomellini – ha spiegato Maria Teresa Rosa“si sono ispirate a testi tratti dai libri di Viridiana Casali Tutto può capitare… a teatro e O pesci colorati chi volete voi servire, e ai quadri del pittore realista statunitense Edward Hopper, che ha rappresentato in molti dipinti la solitudine degli esseri umani nella società contemporanea, specialmente quella delle donne. Dopo lo spettacolo coinvolgeremo il pubblico chiedendo di rispondere in forma del tutto anonima ad alcune domande su ciò che ciascuno vorrebbe chiedere alle istituzioni di fare. La rappresentazione di Chiaverano ha avuto molto successo: in teatro c’erano 120 persone perché di più non ne potevano entrare. Oltretutto lo spettacolo era in parte a pagamento. Qui invece sarà gratuito per il supporto del Coordinamento Donne Provinciale e della Segreteria Provinciale dello SPI-CGIL, con la quale c’è molta collaborazione”.

Lo spettacolo di Valperga si terrà, come già detto, domenica 7 dicembre. L’appuntamento è per le 17,30 al Teatro Comunale di Via Verdi 19. Ingresso libero, “con condivisione e brindisi”.

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