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“C’era una Vuelta”: a Bollengo il grande ciclismo si racconta con Beppe Conti

Beppe Conti a Bollengo: una serata tra memoria e passione ciclistica per salutare la Vuelta

“C’era una Vuelta”: a Bollengo il grande ciclismo si racconta con Beppe Conti

Beppe Conti

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La Vuelta sta arrivando e Bollengo si prepara ad accoglierla come si conviene a un grande evento internazionale: con cultura, passione e memoria. Giovedì 31 luglio, alle 21.00 nella Sala Nuova Torre, andrà in scena uno degli appuntamenti più attesi tra quelli che anticipano il passaggio della corsa spagnola. Protagonista della serata sarà il giornalista e opinionista RAI Beppe Conti, che presenterà il suo nuovo libro “C’era una Vuelta”, un omaggio alla corsa a tappe iberica che, per la prima volta nella sua storia, partirà dall’Italia e dal Piemonte.

Un evento che segna un momento storico per il ciclismo e per il nostro territorio. E che Bollengo ha voluto trasformare in una festa della memoria sportiva, ma anche in un’occasione per valorizzare il Canavese attraverso lo sguardo di uno dei suoi sport più amati.

“Bollengo sarà attraversato dalla prima tappa della Vuelta, che da Torino, passando per la Reggia di Venaria, arriverà a Novara”, ha dichiarato il sindaco Luigi Sergio Ricca. “È un’occasione unica, che abbiamo voluto cogliere non solo per salutare il passaggio di una delle tre grandi corse a tappe, ma anche per promuovere il nostro territorio e creare momenti di incontro per gli appassionati”. Per questo motivo il Comune, in sinergia con Burolo, ha costruito una rassegna di eventi che accompagneranno la comunità fino al giorno della tappa, previsto per il 23 agosto.

Al centro di questo percorso c’è proprio Beppe Conti, volto noto agli appassionati del pedale per la sua attività di commentatore RAI al Giro d’Italia, al Tour de France e in trasmissioni come Processo alla tappa e Radiocorsa. Autore prolifico e appassionato di storie leggendarie del ciclismo, Conti ha raccontato attraverso le sue pubblicazioni le rivalità epiche (su tutte quella fra Moser e Saronni), i grandi duelli sulle Alpi e sulle Dolomiti, le imprese memorabili dei campioni italiani e internazionali. In questo nuovo lavoro, “C’era una Vuelta”, rievoca la storia del terzo grande giro a tappe del calendario mondiale, con un focus particolare sui campioni italiani che hanno lasciato un segno: da Angelo Conterno a Felice Gimondi, da Giovanni Battaglin a Marco Giovannetti, fino a Vincenzo Nibali e Fabio Aru.

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Non è la prima volta che Beppe Conti viene accolto a Bollengo, e il sindaco Ricca non nasconde l’orgoglio: “Siamo onorati di averlo nuovamente con noi. Il suo contributo è prezioso per tenere viva la memoria di un ciclismo eroico, fatto di fatica e gloria”. E aggiunge un ringraziamento: “Va dato atto alla Regione Piemonte e al presidente Alberto Cirio di aver creduto e investito nella possibilità di portare la Vuelta qui, in terra piemontese. Un segnale forte di apertura internazionale”.

La serata del 31 luglio sarà dunque molto più di una presentazione editoriale. Sarà un tuffo nella storia dello sport, un’occasione per riaccendere i riflettori su racconti e protagonisti che hanno emozionato generazioni. E sarà anche un momento di comunità, in cui la passione per il ciclismo diventa collante tra territori, amministrazioni e cittadini.

L’appuntamento con “C’era una Vuelta” si inserisce in un contesto più ampio: la Vuelta 2025 rappresenta infatti un ponte tra culture e Paesi, e il fatto che la sua partenza sia affidata proprio al Piemonte è un riconoscimento al valore che questa regione ha sempre avuto nel mondo del ciclismo. I piccoli Comuni come Bollengo, che saranno attraversati dalla carovana della prima tappa, hanno scelto di non rimanere semplici spettatori, ma di trasformare il passaggio in festa, narrazione e visione del futuro.

Per chi ama la bici, per chi ama le storie, per chi vuole ascoltare la voce di un cronista che da decenni vive dentro il cuore del gruppo, l’appuntamento è fissato: giovedì 31 luglio, ore 21, Sala Nuova Torre. La Vuelta è vicina. Ma, come sempre nel ciclismo, prima di guardare avanti è bello pedalare indietro nel tempo. Con Beppe Conti.

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