Cerca

Ivrea

Domenica d’agosto (Luciano Emmer, 1950, 88’)

CSC-Archivio Nazionale Cinema Impresa in collaborazione con Associazione Culturale Rosse Torri e Cineteca Nazionale

Primi passi. LUCIANO EMMER

Dettagli evento

Ritorna l’appuntamento nel parco dell’Archivio Nazionale Cinema Impresa di Ivrea per tre serate dedicate alle opere prime di grandi cineasti. L’autore scelto quest’anno dall’Archivio è Luciano Emmer, eclettico regista che è passato con disinvoltura da un genere all’altro: cortometraggi, commedie, documentari d’arte, didattici e d’impresa, serie televisive e caroselli realizzati in quasi settant’anni di attività e in gran parte conservati da Archivio Nazionale Cinema Impresa e dalla Cineteca Nazionale.

La rassegna propone la formula collaudata negli anni passati: i primi lungometraggi diretti dal regista, introdotti da caroselli e da alcuni documentari dell’autore recentemente scoperti e digitalizzati dall’Archivio.

Luciano Emmer nasce a Milano il 19 gennaio 1918. Studente in Legge, non ancora laureato, fonda una piccola casa di produzione e realizza molti cortometraggi e documentari che hanno ad oggetto opere d'arte, presentate al pubblico con un suo originale montaggio. L’esordio alla regia di lungometraggi cinematografici è del 1950 con Domenica d'agosto. Insieme allo sceneggiatore Sergio Amidei, a cui a volte si affiancano gli scrittori Vasco Pratolini ed Ennio Flaiano, Emmer dà vita ad un duo che, nel corso degli anni, realizza diversi film basati su storie di persone comuni: Parigi è sempre Parigi (1951), Le ragazze di piazza di Spagna(1952). Firma diversi capolavori tra cui La ragazza in vetrina nel 1960.

Per un decennio Emmer ha lasciato il segno. Poi nei primi anni Sessanta lascia il grande schermo per dedicarsi alla televisione ed alla pubblicità. In questo ambito, la conoscenza del “mestiere” e il costante desiderio di sperimentare nuovi linguaggi, lo portano a inventare un’estetica cinematografica per il racconto breve negli innumerevoli “Caroselli” da lui realizzati. Tornerà al cinema negli anni Novanta.

La sua carriera nomade tra grandi produzioni, cinema pubblicitario, documentari, produzioni industriali e di nuovo film a soggetto è dettata dalla grande libertà espressiva. Con una costante: la devozione per la cinepresa unita al gusto per il lavoro ben fatto.

“La storia del cinema alla mia maniera è la storia di uno che anziché fare l’idraulico ha fatto il cinema. Cioè un mestiere. La gente lo piglia per chi sa che cosa. Io non l’ho mai considerato di più. I film lasciano tracce forti? Come i rubinetti buoni, che fanno la tranquillità di una famiglia. Se un rubinetto funziona per quattro o cinque anni, è stato riparato bene. Ma poi, chi decide se si fa bene o male un film?”».

 

Martedì 22 AGOSTO 2023, ore 21.30

Necchi (Luciano Emmer, 1960, 15’)

Carosello (Luciano Emmer, 1961, 2’)

Domenica d’agosto (Luciano Emmer, 1950, 88’)

Con Marcello Mastroianni, Ave Ninchi, Massimo Serato, Vera Carmi, Franco Interlenghi, Elvy      Lissiak.

«Ad Ostia, in una calda domenica d’agosto, nascono e muoiono piccole e grandi storie, intimi drammi. Due giovani si fingono ricchi per poi alla fine accettarsi per quello che sono. Un giovane disoccupato, la cui ragazza è andata al mare con un altro, partecipa a una rapina ed è arrestato. Un uomo e una donna, non più giovani, si liberano dei rispettivi figli e passano insieme la giornata…» (Chiti-Poppi). «Domenica d’agosto, pur così difettosa, è pellicola girata anche per un’altra ragione: la spontaneità. Il gran difetto di tanti film intellettuali è infatti la noia, della quale in cotesto film non v’è traccia» (Bianchi).

 

Martedì 29 AGOSTO 2023, ore 21.30

Michelangelo (Luciano Emmer, 1966, 12’)

Carosello (Luciano Emmer, 1968, 2’,)

Parigi è sempre Parigi (Luciano Emmer, 1951, 110’)

Con Aldo Fabrizi, Marcello Mastroianni, Lucia Bosè, Yves Montand.

Le vacanze degli italiani all’estero, in trasferta a Parigi per vedere la partita di calcio: ognuno cerca di divertirsi come può, ma a farla da padrone è il solito provincialismo dei gustosi personaggi in scena. Un Emmer leggero ed effervescente come in Domenica d’agosto, da cui prende la struttura narrativa ad episodi: dopo la grande stagione del dopoguerra, questo film, scritto tra gli altri da Sergio Amidei, apre le porte alla fase del cosiddetto neorealismo rosa.

 

Martedì 5 SETTEMBRE 2023, ore 21.30

Un matrimonio alla moda (Luciano Emmer, 1952, 10’)

Carosello (Luciano Emmer, 1957, 2’)

Le ragazze di Piazza di Spagna (Luciano Emmer, 1952, 99’)

Con Lucia Bosè, Cosetta Greco, Liliana Bonfanti, Marcello Mastroianni, Eduardo De Filippo

«Marisa, Elena e Lucia, lavoranti d’una grande sartoria nelle vicinanze di Piazza di Spagna, sono legate da intima amicizia. Abitano alla periferia di Roma: Marisa alla Garbatella, Elena a Monteverde, Lucia alle Capannelle. Marisa, di famiglia proletaria, è fidanzata con un operaio che minaccia di lasciarla quando inizia a fare l’indossatrice. Elena è promessa ad un impiegato: quando scopre che il fidanzato non l’ama veramente, ma mira solo al modesto appartamento in cui vive con la madre, la delusione la turba tanto da indurla a tentare il suicidio. L’amore di un onesto autista di piazza la salverà dalla disperazione. Lucia che è piccina, si sente particolarmente attratta dai giovanotti d’alta statura e non si cura di un piccolo ed esile fantino, che l’ama da anni (…). La personalità del regista si va sempre meglio delineando, nei suoi limiti e nelle sue risorse. I suoi limiti sono segnati dall’esilità della sua vena crepuscolare, affabile del resto e maliziosa. Le sue risorse sono costituite dalla delicatezza del tocco, dalla levità dei suoi estri e dalla freschezza delle sue percezioni visive e psicologiche che col loro brio danno una specie di spuma»
(Mario Luzi).

 

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori