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Amministrare nel pluralismo culturale: Ivrea celebra Giorgio Cavallo Perin

Un convegno in occasione del centenario dalla nascita dell'ex sindaco, con interventi sul pluralismo culturale e le sfide amministrative del passato e del presente.

 Giorgio Cavallo Perin

Giorgio Cavallo Perin

Dettagli evento

Il prossimo giovedì 5 dicembre 2024, nella Sala Dorata del Palazzo Municipale di Ivrea un evento di grande rilievo culturale e politico: il convegno intitolato “Amministrare nel pluralismo culturale e sociale”. Organizzato dal Comune di Ivrea in collaborazione con il Comitato per il Centenario della nascita di Giorgio Cavallo Perin, l'iniziativa rappresenta un'importante occasione di riflessione sul ruolo delle amministrazioni locali in un contesto sempre più multiculturale e complesso.

La cerimonia avrà inizio alle 16.15, con l'intervento di Matteo Chiantore, attuale sindaco di Ivrea, che darà il benvenuto ai partecipanti. Seguiranno una serie di interventi di esperti e storici che affronteranno temi cruciali come le diverse culture politiche europee, l'evoluzione dell’amministrazione pubblica italiana nel secondo dopoguerra e il ruolo pionieristico del centrosinistra comunale nella storia repubblicana.

 Giorgio Cavallo Perin

Gli interventi in programma

Alle 16.30, la Prof.ssa Manuela Ceretta, Ordinaria di Storia del Pensiero Politico presso l’Università di Torino e Rettrice dell'Università della Valle d’Aosta, discuterà il tema “La città nelle culture politiche in Europa”, esplorando come le diverse tradizioni politiche abbiano influenzato il concetto di sovranità urbana.

Alle 16.50, la Prof.ssa Dora Marucco, già Associata di Storia delle Istituzioni all’Università di Torino, terrà un intervento dal titolo “L’Italia del secondo dopoguerra”, un’analisi che ripercorre il passaggio dall’antifascismo alla gestione amministrativa in un clima di competizione partitica.

Alle 17.10, il Prof. Mario Rey e il Dr. Fiorenzo Grijguela, entrambi ex sindaci di Ivrea, racconteranno la nascita e lo sviluppo del primo centrosinistra comunale della Repubblica italiana, soffermandosi sulle dinamiche di coalizione che hanno caratterizzato quell’epoca.

L’evento si concluderà alle 17.40 con un intervento del Prof. Roberto Cavallo Perin, Ordinario di Diritto Amministrativo presso l’Università di Torino, che offrirà un quadro conclusivo delle sfide amministrative nel contesto del pluralismo culturale e sociale.

Giorgio Cavallo Perin

Nato il 5 maggio 1924, Giorgio Cavallo Perin rappresenta una figura cardine della storia eporediese. Cresciuto in un'epoca segnata dall'oppressione fascista, scelse fin da giovane di lottare per la libertà, aderendo alle Brigate Garibaldi durante la Resistenza. Accanto a compagni come Gino Pistoni, visse anni difficili, ma profondamente formativi, che lo plasmarono come uomo e come politico. La Resistenza per lui non era solo un atto di ribellione, ma un impegno morale: un terreno fertile per quei valori di democrazia e giustizia sociale che avrebbero guidato tutta la sua vita.

Dopo la guerra, Giorgio Cavallo Perin si dedicò a costruire una società più equa e solidale. Presidente diocesano della GIAC (Gioventù Italiana di Azione Cattolica) nel 1947, educò una nuova generazione di cittadini consapevoli. La politica, per lui, non era mai stata un mezzo per il potere personale, ma uno strumento per promuovere il bene comune. L'ingresso in politica attiva avvenne nel 1957, quando divenne consigliere comunale. Nel 1963 assunse il ruolo di assessore allo Sport e all’Istruzione, dando avvio a una stagione di profonde trasformazioni per Ivrea. Sotto la sua guida furono aperti numerosi istituti superiori, trasformando edifici abbandonati in luoghi di istruzione, un simbolo concreto della sua convinzione che l’educazione fosse il pilastro del progresso sociale.

L’apice della sua carriera politica arrivò nel 1965, quando fu eletto sindaco di Ivrea. Nei quattro anni successivi, fino al 1969, guidò la città con una visione innovativa e inclusiva. Il suo mandato fu caratterizzato da uno sviluppo urbanistico equilibrato, dall’ampliamento delle strutture culturali e da una promozione costante delle tradizioni locali. Ma ciò che rendeva unico il suo approccio era la capacità di coinvolgere i cittadini, rendendoli protagonisti del cambiamento. Cavallo Perin lasciò la carica di sindaco nel 1969, ma non il cuore della sua città. La sua morte, avvenuta il 3 dicembre 2008, segnò la fine di un’epoca, ma non del ricordo vivo del suo operato. Ancora oggi, Giorgio Cavallo Perin è celebrato come un esempio di integrità, dedizione e visione. Le sue scelte amministrative hanno posto le basi per una Ivrea moderna, capace di coniugare innovazione e tradizione, e il suo nome è sinonimo di un'idea di politica al servizio della collettività.

Il convegno del 5 dicembre non sarà solo un momento per ricordare il passato, ma un’occasione per interrogarsi sul presente e sul futuro. In un’epoca caratterizzata da sfide globali, come il pluralismo culturale e le disuguaglianze sociali, l’esempio di Cavallo Perin risuona più che mai attuale. Ivrea, città che gli deve gran parte della sua identità, ha scelto di celebrarlo non con la retorica, ma con una riflessione profonda su come la politica possa essere un vero motore di cambiamento.

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