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TORINO. Aborto, Sel, vietare obiezione coscienza nei Consultori

TORINO. Aborto, Sel, vietare obiezione coscienza nei Consultori

Marco Grimaldi

Il capogruppo di Sel in Regione, Marco Grimaldi, chiede di vietare l'obiezione di coscienza nei Consultori del Piemonte. Una strada già seguita dal Lazio, che ha sottolineato come "il personale operante nei consultori familiari non è impegnato direttamente nella effettuazione di tale pratica (l'aborto, ndr) bensì solo in attività di attestazione dello stato di gravidanza e certificazione attestante la richiesta inoltrata dalla donna di effettuare ivg". Pertanto, dice ancora la Regione Lazio, "il personale operante nel Consultorio è tenuto alla prescrizione di contraccettivi ormonali, sia routinaria che in fase post-coitale, nonché all'applicazione di sistemi contraccettivi meccanici". Il che, rimarca Grimaldi, è il "via libera alla pillola del giorno dopo e dei cinque giorni dopo". "I movimenti per la vita - ricorda l'esponente di Sel - ricorrono contro questa lettura. Ma il Tar del Lazio ha dato ragione alla Regione. Vorremmo sancire che anche in Piemonte non esiste l'obiezione nei Consultori. La popolazione più a rischio è quella giovanissima e straniera, credo che anche a quelle donne debba essere concessa la libera scelta, come stabilisce la legge sull'aborto"
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