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18 Maggio 2015 - 16:55
Chiara Orso Giacone e Lorenzo Chiadò
(foto a cura di Foto Idea – Cuorgnè) Sono giovani e belli, tanto che anche noi siamo diventati un poco complici del loro segreto: Chiara Orso Giacone e Lorenzo Chiadò Puli sono la coppia Reale del Torneo di Maggio alla Corte di Re Arduino per questa edizione 2015 e sabato sera hanno voluto guardare i volti delle Genti del Torneo che per anni li hanno visti sfilare. Chiara aveva 4 anni quando indossò il costume dei tanti splendidi bambini del Borgo San Giovanni, Lorenzo da molti anni sfila e suona il tamburo con passione ed entusiasmo nel Borgo Sant’Anna. La lettera di presentazione della loro candidatura al ruolo regale l’hanno scritta un anno fa, la sera della gara delle botti del Torneo 2014.”Una lettera accorata –spiega lei- perché noi siamo a limite minimo dell’età richiesta, ma ci tenevamo davvero tanto!” Sabato sera la grande emozione, da tempo attesa e preparata con quello spirito fattivo e un poco goliardico che è proprio dei giovani: Lorenzo fino all’ultimo ha ingannato tutti, sia detto sorridendo, s’intende, tanto che si è presentato con il suo amatissimo gruppo di tamburi del Borgo Sant’Anna da cui si è assentato giusto in tempo per cambiare il costume, indossando anche la nuova sottoveste cucita per l’occasione. Quanto a Chiara, luminosa Regina Berta, ha fatto sapere a tutti gli amici che sarebbe andata ad accompagnare una conoscente all’aeroporto di Caselle ed è passata alla chetichella in centro per recarsi nel luogo prescelto per prepararsi. Quando ce lo hanno raccontato, presentandosi in anteprima alla stampa locale, abbiamo dunque deciso di contribuire a mantenere il loro piccolo segreto e lo scorso lunedì, nel consueto identikit dei futuri Reali, li abbiamo indicati come una coppia veterana del Torneo e che sfilava fin dai primi anni nella manifestazione. In effetti, comunque, qualche indizio non era poi così errato: come detto, Chiara e Lorenzo sfilano fin da bambini e a loro modo, nonostante la giovane età, sono dei “veterani” del Torneo, cui hanno legato tanti ricordi. Chiara, di certo ricorda con un misto di tristezza e gioia gli anni in cui il papà, il dottor Guido Orso Giacone, l’accompagnava in Via Arduino per il corteo dei bambini del Borgo San Giovanni guidato dall’allora cerimoniera Vilma Speronella. ”Un sabato sera mi ricordo il pianto disperato perché papà era rimasto bloccato dalla folla che si assiepava alle bettole e non era arrivato in tempo a prendermi” ricorda con tenerezza quel padre che oggi sarebbe sicuramente fiero di lei, poichè è stato anche Presidente della Pro Loco e che purtroppo se ne è andato troppo presto e drammaticamente qualche anno fa. Ora però, per questa splendida ragazza, è il tempo della gioia: laureata in giurisprudenza e avvocato praticante, Chiara vestirà con passione i panni della Regina senza dimenticare il suo lavoro in Sogeco srl ,di cui vuole pubblicamente ringraziare i titolari :”Mi hanno concesso qualche permesso speciale per poter ricoprire questo ruolo, sono stati davvero comprensivi e fantastici!” ci dice. Lorenzo invece è tecnico informatico in una società che lavora per Fiat FCA e anche il suo papà, Beppe Chiadò Puli, è assai legato al Torneo, oltre che essere un noto e apprezzato commerciante e lo stesso dicasi per la mamma, insegnante in pensione.
La coppia reale intende vivere in modo intenso questa esperienza: avranno anche costumi nuovi e rivisti grazie soprattutto a Maria Iannaccone, neo presidente della Pro Loco e possono contare sull’appoggio di un Re Arduino fra i più convinti e convincenti, come Mauro Fenoglio Gaddò, uno dei registi dello stesso Torneo. Amici da sempre, ma coppia solo nella finzione medievale, Chiara e Lorenzo aspettano con emozione la tre giorni che li vedrà protagonisti. Per lui il momento più atteso è quello in cui la voce del Narratore e cerimoniere lo chiama Re Arduino e aggiunge “al secolo Lorenzo Chiadò Puli”, perchè è soprattutto alla presentazione ufficiale di sabato che queste parole lo hanno convinto che non si trattava solo di un sogno e che aveva davvero sorpreso tutti. Per Chiara invece è la serata del venerdì la più attesa, quando nelle vesti di Berta visiterà le bettole aperte per la prima volta sotto gli antichi portici e assisterà alle gare fra i Borghi a cominciare dalla storica “Gara delle Botti”. E il messaggio al Torneo di questi due splendidi giovani sovrani è molto chiaro: ”Siamo ancora troppo pochi a sfilare, bisogna che i Cuorgnatesi si affidino alla magia del Torneo e dei suoi costumi, ci vuole ancora più amore e più entusiasmo per una manifestazione che fa vibrare di suoni e colori antichi un’intera città”.
florartè cuorgnè
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