La Pallavolo Castellamonte ha rifiutato il reintegro nel campionato di serie D femminile per la stagione 2020/2021. Martedì 15 settembre era il termine ultime fissato dal Comitato Regionale Piemonte della Federazione Italiana Pallavolo per ricevere la domanda di reintegro, possibilità data alla Pallavolo Castellamonte tenuto conto della classifica avulsa comprensiva di tutte le gare regionali disputate fino alla conclusione dei campionati 2019/2020 determinata dal Consiglio Federale l’8 aprile scorso.
I vertici del sodalizio canavesano, loro malgrado, hanno dovuto prendere questa decisione sofferta: “È con immenso dispiacere che siamo obbligati a rifiutare il passaggio alla categoria regionale della serie D conquistata sul campo dalle nostre ragazze nella stagione precedente. I motivi del rifiuto sono purtroppo diversi, ma il più importante è la non possibilità a tutt’oggi di poter programmare la data di entrata in palestra. Sperando di poter risolvere la situazione al più presto, così almeno potremo far entrare in palestra le nostre atlete, chiediamo una cosa ai nostri amministratori: per favore fate in fretta!”.
E dire che negli scorsi mesi, come ha ricordato più volte anche la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, era stata ribadita la possibilità di utilizzare le palestre scolastiche per l’attività sportiva pomeridiana. Resta infatti “ferma e garantita la competenza degli Enti locali nella concessione delle palestre scolastiche alle società sportive che facciano richiesta di utilizzarle al di fuori dell’orario delle lezioni, come è sempre avvenuto.
Anche nelle Linee Guida del MIUR emanate in vista della ripresa di settembre, il cui testo è stato approvato da Regioni ed Enti Locali, si fa espressamente riferimento al punto in questione. “Resta ferma – si legge nel documento – la competenza degli Enti locali nella concessione delle palestre e di altri locali afferenti alle istituzioni scolastiche di competenza, al termine dell’orario scolastico, operate le opportune rilevazioni orarie e nel rispetto delle indicazioni recate dal Documento tecnico del CTS, purché, all’interno degli accordi con le associazioni concessionarie siano esplicitamente regolati gli obblighi di pulizia approfondita e igienizzazione, da condurre obbligatoriamente al termine delle attività medesime, non in carico al personale della scuola”.