VIÙ. Torna a Viù la rassegna di canto spontaneo “La Viuleta”. La kermesse nella sua prima edizione del 2019 ha riscontrato un enorme successo tanto da fare insignire il Comune viucese del premio 100 Ambasciatori Nazionali.
Un importante riconoscimento consegnato nella sede del Senato di Palazzo Madama a Roma al sindaco Daniela Majrano da una giuria presieduta da Carlo Verdone e costituita da numerosi rappresentanti delle istituzioni (Corte dei conti, Corte di cassazione, Ministero dell’Ambiente, Marina militare, Federimprese).
La manifestazione avrà inizio sabato 25 settembre alle 18 nella piazzetta della chiesa con la presentazione ufficiale dei gruppi di cantori invitati. Dalle 21 a mezzanotte i gruppi di cantori si esibiranno nelle diverse postazioni assegnate loro nei pressi dei vari locali del paese.
Ogni gruppo avrà una propria postazione fissa e sarà il pubblico, come per la scorsa edizione, a muoversi per conoscere e ascoltare le differenti sonorità. Saranno disponibili delle mappe per orientare il pubblico e conoscere le postazioni dei vari gruppi. Saranno inoltre messe a disposizione del pubblico e indicate in mappa alcune postazioni per il canto libero.
Dopo mezzanotte sarà possibile proseguire l’evento con canti liberi. Il giorno dopo, domenica 26 settembre, è previsto un aperitivo cantato nella piazzetta della chiesa. I gruppi invitati in questa edizione saranno otto, provenienti da quattro Regioni: Piemonte, Emilia, Liguria e Lombardia.
Tre formazioni dalle Valli di Lanzo, una dal Canavese e inoltre dalle colline reggiano-modenesi e dalle province di Imperia, Piacenza e Bergamo. La rassegna è stata pensata e voluta dall’amministrazione comunale con la direzione artistica affidata a Flavio Giacchero, etnomusicologo e musicista residente nello stesso Comune, in collaborazione con la Pro loco di Viù, l’Unione Montana Alpi Graie e patrocinata dalla prestigiosa Società Storica delle Valli di Lanzo, che proprio quest’anno festeggia il 75° anno di fondazione. Tutta la manifestazione si svolgerà in esterno, a differenza della scorsa edizione in cui i gruppi si esibivano all’interno dei locali, per facilitare il rispetto delle norme anti-Covid.
Non è necessario prenotare per quanto riguarda la rassegna ma è consigliato farlo, per chi volesse cenare o pernottare, nelle strutture presenti sul territorio.
Il nome “Viuleta” deriva da un’antica ballata diffusa nell’arco alpino e denominata “La Lionetta” nel codice di Costantino Nigra in Canti popolari del Piemonte (prima edizione 1888). Il nome è stato scelto per il richiamo a un’antica canzone narrativa ancora presente nel repertorio contemporaneo ma anche per un gioco di parole: compare il nome del Comune ospitante, Viù e la forma Viù-laeta, dal latino laetitia, è intesa con il significato di un paese, Viù, che è gioioso, che accoglie, lieto di accogliere.