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07 Gennaio 2022 - 11:58
Gli storici spiegano che il nome di Balme, in lingua francoprovenzale “Bàrmes”, deriva dal termine celtico“balma”, che indica un riparo sotto la roccia. La grande roccia sporgente che funge da protezione alla parte bassa del paese è chiamata infatti “La Bàrma”. Il Comune più alto della Val d’Ala ha poco più di 100residenti e fa parte dell'Unione delle Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone.
A renderlo famoso nei decenni passati hanno sicuramente contribuito i pionieri dell’alpinismo e dello sci. Fu a Balme che nel 1896 l’ingegnere e industriale svizzero Adolfo Kind, fondatore dello Ski Club Torino, mostrò per la prima volta ai montanari e agli escursionisti l’uso di quegli strani assi di legno con la punta ricurva, per scivolare sulla neve e raggiungere i 1800 metri del Pian della Mussa. E nel 1927 fu proprio la bellezza dei panorami del Pian della Mussa e delle cime che lo circondano ad ispirare l’alpinista, direttore e compositore veneto Toni Ortelli nella composizione dell’inno “La Montanara”.
Gianni Castagneri, 52 anni, imprenditore e giornalista pubblicista con la passione per la storia locale, è Sindaco di Balme dal 2019, ma lo era già stato quando era più giovane, dal 1999 al 2009. Ai 1432 metri di Balme il turismo più attento all’ambiente è la principale risorsa economica, ma non manca l’industria, perché lo stabilimento di imbottigliamento dell’acqua minerale Pian della Mussa e l’annesso birrificio assicurano un reddito sicuro e non legato all’andamento stagionale ad una dozzina di famiglie.
“Abbiamo tutti i problemi quotidiani e le risorse dei piccoli Comuni di montagna. - ammette Gianni Castagneri – Lottiamo per il mantenimento dei servizi, dai trasporti alla viabilità. Proprio nelle ultime settimane abbiamo ad esempio avuto problemi nella ricezione telefonica. Lottiamo contro l’erosione dei servizi esistenti e per portarne di nuovi, per i residenti e i turisti, per restare al passo con la modernità”.
Ma quali sono le prospettive del turismo? “Crediamo che la nostra vocazione sia legata al turismo sostenibile. - risponde il primo cittadino – Recentemente siamo stati riconosciuti come Villaggio degli Alpinisti e siamo quindi entrati in un circuito internazionale del Club Alpino Italiano legato agli obiettivi della Convenzione delle Alpi per lo sviluppo sostenibile dell'intera area alpina. Puntiamo sull'escursionismo e sull’alpinismo, che da noi ha una tradizione forte, sul mantenimento del paesaggio e sulle risorse naturali, da preservare e valorizzare senza stravolgere il territorio”.
La rete transfrontaliera dei Villaggi degli Alpinisti (Bergsteigerdörfer in tedesco), di cui Balme fa parte da alcuni mesi, comprende località alpine immerse in una natura incontaminata, prive di strutture impattanti e caratterizzate dal permanere di tradizioni mantenute vive dalla popolazione. Il tutto per suggerire al visitatore un approccio rispettoso dell’ambiente. Il circuito promuove dunque uno sviluppo sostenibile delle aree montane, con un occhio di riguardo alle strategie e alle possibilità di una crescita futura, incentivando forme di turismo montano sempre più rispettose dell’ambiente e promuovendo una frequentazione della montagna il più possibile vicina alla natura.
Nel paese caro ad Adolfo Kind, profeta dello sci in Italia, lo sci alpinismo è ancora una risorsa importante, a cui si affiancano la pista di fondo e un campetto servito da uno skilift, per imparare i primi rudimenti dello sci. “La frequentazione sci alpinistica del territorio è in crescita, ma soprattutto è sempre più importante l’escursionismo con le ciaspole, per raggiungere il Pian della Mussa e la Val Servino scendere verso Ala di Stura. - sottolinea Castagneri – Molti turisti hanno riscoperto la montagna invernale grazie alle racchette da neve. Noi puntiamo a valorizzare una montagna di qualità, che accoglie chi la rispetta e la apprezza. Non ci interessa il ‘mordi e fuggi’, ma un turismo per coloro che sanno apprezzare la cultura e il paesaggio locali”.
A Balme vivono tutto l’anno una sessantina di persone, per cui, come sottolinea il Sindaco, “poche persone cercano di fare tutto e mandare avanti il paese. Il singolo consigliere comunale è spesso coinvolto nel Soccorso Alpino o in altre forme di volontariato”. Ma quanto è difficile fare il Sindaco a Balme? “Non si finisce mai di sbagliare! - ammette con notevole autoironia Gianni Castagneri – Ma la passione giovanile non si è spenta. Certamente il Sindaco è il parafulmine di tutti i problemi dei cittadini, che sono sempre tanti. Non sapendo a chi rivolgersi, le persone si rivolgono al Sindaco”. E a Balme la porta del Municipio è sempre aperta.
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