La lettera di protesta scritta da Barbara Virga, indirizzata al sindaco Giuseppe Catania e a tutte le componenti del consiglio comunale venariese, è stata protocollata nei giorni scorsi.
Bocca cucita, al momento, da parte del primo cittadino della Reale.
“So che è stata protocollata ma io non l’ho ancora letta – ci tiene a precisare Catania – ma so di cosa si sta parlando. Quando avrò modo di leggerla potrò rispondere alle domande della signora Virga anche in maniera dettagliata. Ora come ora, posso solo affermare come la scelta di Franco Izzo sia stata fatta dopo un’attenta analisi: non si deve dimenticare la lunga crisi politica dei mesi scorsi che ha creato non pochi problemi alla vita amministrativa di questa città”.
Intanto, in attesa di una risposta più argomentata da parte del primo cittadino, il consigliere del Pdl, Luigi Tinozzi, ha già manifestato l’intenzione di presentare una mozione di sfiducia nei “confronti del sindaco Catania e non di Izzo, perchè il primo responsabile dell’ingresso in Giunta di una persona che è stata condannata in via definitiva, visto che il ricorso è stato rigettato, è il sindaco”.
Era stato proprio Luigi Tinozzi a riportare alla luce il problema alcune settimane fa, nonostante le rassicurazioni del presidente del Consiglio comunale, Domenico Renna.
“Lui, e so che lo ha detto in assoluta buonafede, è convinto che Franco Izzo non abbia condanne definitive. Ma così non è. Una città che si professa pacifista – chiosa ancora Tinozzi – che lascia creare dei murales contro la violenza sulle donne, che indice giornate divulgative per dibattere dell’argomento violenze, non può avere un rappresentante condannato per questo. Nel primo consiglio comunale, se mai ci dovesse essere vista la nuova crisi, Catania e Brescia dovranno dare delle spiegazioni, visto che loro stessi, quando erano in minoranza durante la precedente consiliatura, avevano condannato quanto era accaduto alla Virga e, di conseguenza, condannarono la vicenda legale di Izzo. Ora – conclude l’esponente del Pdl – non possono fare i voltabandiera, ma a Venaria tutto è possibile”.