Pompieri non si nasce, si diventa e si resta per sempre”. Riesce a stento a trattenere la sua commozione il Capo distaccamento dei Vigili del fuoco volontari di Venaria Angelo Lomonaco davanti alla bara di Angelo Panunzio, 58 anni, volontario, deceduto dopo un calvario di sette mesi. Dolore e incredulità è l’aria che aleggiava nella camera ardente allestita presso il distaccamento di corso Toscana, alla presenza della moglie Lidia e della figlia Desirèe, quasi a cercare una spiegazione ad una dipartita così improvvisa. “Amava questa divisa. Ha prestato servizio militare nei vigili del fuoco e da li è nato l’amore” racconta l’amata Lidia commossa. E dopo il pensionamento dalla Ilte di Moncalieri, sempre come pompiere, ha continuato il lavoro come volontario. In tanti hanno reso omaggio al loro amico e collega che troppo presto li ha abbondonati. “Il pensiero mio e di tutti noi è al suo sorriso, a quel suo modo di essere semplice e speciale, sempre pronto ad aiutare gli altri anche quando una parola di conforto sarebbe servita a lui” , racconta Lomonaco
