Sociale, lavoro, emergenza abitativa. Sono stati questi i temi toccati nella quarta commissione consiliare, alla presenza dell’assessore alle Politiche sociali, Claudia Nozzetti, del dirigente del settore Welfare Mara Rossero, del presidente e del direttore del Cissa (Consorzio intercomunale servizi socio assistenziali), vale a dire Pasquale Perna e Antonio Colonna.
“Come Amministrazione stiamo cercando di evitare che le nostre politiche sfocino nell’assistenzialismo puro”, spiega l’assessore Nozzetti.
E ogni anno, il Comune mette sul piatto per l’emergenza abitativa 11mila euro per interventi di ospitalità in struttura convenzionata, altrettanti per il fondo sociale destinato agli assegnatari di alloggi in edilizia sociale e la stessa cifra per interventi di ospitalità temporanea.
Al momento non sono stati impegnati i 50mila euro per il fondo comunale per la morosità incolpevole “perché al momento non è stato quantificato l’importo da Atc”, precisa l’assessore.
Per il fondo comunale per il sostegno alla locazione sono stati investiti 32mila euro, 72mila euro per gli assegnatari delle case Esedra, 20mila euro per il protocollo “Locare” e per i 13 contratti ancora in essere, anche se altri 14mila euro sono finiti nel fondo “Aslo-Agenzie sociali per la locazione”.
Altro gettito importante è quello per le politiche del lavoro, con i progetti Pratico (34.427 euro), Riattiva (19.356 euro), Vela (24.950 euro), Lavoro accessorio (46.240 euro) e con i sette tirocini formativi (14.953,79 euro), per un totale che supera abbondantemente i 140mila euro.
Infine le politiche sociali integrative fornite dal Cissa: “Come Consorzio – spiegano Colonna e Perna – oltre al milione di euro di quota consortile, ci impegniamo a sostenere la mobilità della popolazione anziana, con 13mila euro di biglietti Gtt distribuiti in maniera gratuita. Altri 5mila euro vengono investiti come contributo per il funzionamento dei centri d’incontro anziani, 30mila nel cosiddetto fondo bollette e 6mila euro per misure riguardanti l’infanzia illegittima o abbandonata”.
Per la Nozzetti “Le persone debbano sentirsi accolte e ascoltate rispetto a qualsiasi loro problema e nel contempo debbano esse stesse attivarsi verso le soluzioni più adeguate. Stiamo cercando di entrare in contatto con il territorio attraverso le associazioni che in diverse occasioni si sono dimostrate attive per gestire molti dei casi: con loro potrà essere utile un protocollo d’intesa per gestire quei casi che non riescono a essere inseriti nelle politiche di assistenza del Cissa attraverso un coordinamento che faccia capo al Comune”.