Ha proposto un patteggiamento a un anno e 11 mesi Francesco Pernice, l’ex soprintendente della Regione Piemonte accusato di corruzione nell’inchiesta della procura di Torino sugli appalti truccati per la ristrutturazione della Reggia di Venaria. Con lui, per lo stesso procedimento hanno proposto il patteggiamento altre sette persone, mentre una verrà giudicata con rito abbreviato. Da definire per un problema di notifica la posizione dell’ex presidente della giunta regionale Ezio Enrietti, indagato in qualità di imprenditore.
L’ex sovrintendente, che era stato anche direttore del settore conservazione dei beni architettonici della Reggia di Venaria, è accusato dal pm Stefano Demontis di essersi fatto ritinteggiare e ristrutturare casa e di essersi fatto regalare della legna in cambio di favori e informazioni fornite agli impresari edili per poter vincere gli appalti. Il diretto interessato ha però sempre negato.
Enrietti, invece, è accusato di essere il socio occulto di una società che si era aggiudicata l’appalto per il movimento terra propedeutico alla realizzazione del parcheggio della Reggia e anche di altre grandi opere. La gara aveva avuto un ribasso d’asta del 52%, ritenuto anomalo dagli investigatori.
A decidere sulle richieste di patteggiamento sarà, nella seduta del prossimo 19 novembre, il gup Eleonora Pappalettere.