“Con questa multa abbiamo assistito al funerale della democrazia”. Antonio Nocerino, componente del “Comitato promotore per il Bilancio partecipato e la Democrazia diretta” è un fiume in piena perché non ci sta ad essere stato sanzionato della bellezza di 230 euro per presunta pubblicità commerciale. Una multa presa a distanza di alcune settimane dal controllo che gli agenti della polizia municipale avevano eseguito sabato 16 aprile al mercato di viale Buridani, dove era presente – più precisamente sul piazzale Pettiti – il gazebo del Gruppo Misto di Minoranza e che aveva ospitato anche i componenti del Comitato, che in quella circostanza stavano volantinando per dissentire contro alcuni provvedimenti presi dalla maggioranza a 5 Stelle proprio in materia di Comitati di Quartiere, Democrazia diretta e Bilancio partecipato. “I controlli sono stati addirittura due – spiega Nocerino – Nel primo gli agenti, chiamati da non si sa chi, sono venuti per controllare se avessimo i permessi necessari a stare in piazza Pettiti e quale volantino stessimo distribuendo al mercato. Poco dopo, a distanza di circa un’ora, altri quattro agenti sono tornati sul posto, chiedendo a tutti i presenti al banchetto i documenti, riprendendo un altro volantino e, di fatto, facendo terminare anzitempo il nostro volantinaggio”. Nocerino e gli altri componenti pensavano che si fosse trattato di semplici controlli di routine, dato che anche la verifica dei volantini e dei permessi per i gazebo fanno parte della normale attività da parte del comando di via Sciesa. “E noi siamo grati per il controllo sulla sicurezza – spiega ancora Nocerino – anche in relazione ad un episodio di violenza verbale di cui siamo stati vittime alcuni mesi fa (la vicenda Napoletano, ndr). Anche se non si ha memoria di un tale controllo neppure nel lontano passato, nemmeno quando durante il primissimo mandato Catania. Ma quello che ci ha davvero spiazzati è la multa”. Una multa per presunta pubblicità commerciale dove è anche presente una sanzione pari a 5 euro per ogni persona che ha volantinato quel sabato senza averne titolo. Il regolamento, infatti, prevede che oltre a chiedere i permessi per volantinare e l’occupazione del suolo pubblico, si devono pagare anche 5 euro per ogni persona che partecipa in maniera attiva alla distribuzione di qualsiasi volantino. “Un fatto unico ed inspiegabile – conclude Nocerino – di cui ci riserviamo l’accertamento nelle sedi opportune. Con molta probabilità impugneremo la multa ma potremmo anche optare per altre soluzioni. Ribadisco, di volantinaggi ce ne sono uno o due a settimana in ogni mercato cittadino. Vorremmo sapere se in precedenza tutti hanno sempre pagato l’obolo per le singole persone e, soprattutto, se siano mai state fatte delle multe a Comitati o associazioni. Quello che è accaduto è molto grave”.
La rivolta delle opposizioni
La notizia della multa al Comitato non è stata vista di buon occhio da parte dei gruppi consiliari di minoranza, che sabato 30 aprile si sono recate al gazebo allestito in piazza Vittorio Veneto per esprimere la loro solidarietà ad Antonio Nocerino. “Quanto accaduto è grave – spiega Salvino Ippolito (Gruppo Misto) – ma adesso valuterò se limitarmi ad una semplice interrogazione in consiglio comunale. Qui si sta mettendo il bavaglio alla democrazia”. Perplesso anche Marco Scavone del Pd: “Vorrei capire se anche in passato si è usato questo modo di agire nei riguardi di associazioni o comitati che attendono il giorno del mercato per dire la propria o per annunciare una iniziativa. Temo che qualcuno, e ogni riferimento alla maggioranza e alla Giunta non è puramente casuale, abbia paura che ci si ribelli, che si affermino alcuni concetti. Ma se così fosse, non sarebbe più democrazia, ma altro… E sarebbe gravissimo”. Anche Maurizio Russo (Moderati) preannuncia “battaglia” in occasione del prossimo consiglio comunale, che si terrà proprio domani, mercoledì 11 maggio. “Le motivazioni della multa mi lasciano parecchio perplesso. Così come il metodo utilizzato: prima arrivano per controllare, prendono il volantino e vanno via. Poi, non si sa perché, tornano ed iniziano ad identificare tutti i presenti. E, qualche giorno dopo, inviano un verbale. Ne prendiamo atto, consci che abbiano agito secondo le regole, perché fa parte dei loro compiti verificare cosa viene volantinato e da parte di chi. Ma è piuttosto singolare che non sia mai stato fatto prima e, tre settimane fa, all’improvviso e proprio il giorno prima di un referendum, sia avvenuto il controllo”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Rosario Galifi (Forza Italia): “D’ora in poi dovremo fare attenzione a qualsiasi aspetto dell’organizzazione di un gazebo o di un volantinaggio. Certo, la legge non ammette ignoranza, ma ci sembra che qui si stia esagerando. Non voglio dare la colpa alla municipale per partito preso. Farò intervenire il nostro capogruppo, Luigi Tinozzi, che chiederà lumi al sindaco in occasione del consiglio comunale”.