Ormai è evidente come l’amministrazione del Sindaco Fabio Giulivi non sia in grado di sopportare non una critica ma neanche mezza.
Prova ne è stata l’ultimo Consiglio Comunale dove il nostro giornale è stato evocato più e più volte con frasi e sorrisini parlando di una vicinanza tra il nostro giornale e i gruppi di minoranza. Facciamo una cosa, sgombriamo il campo, una volta per tutte, anche se al Sindaco era già stato detto chiaramente. Il nostro giornale è all’opposizione, ma lo è dappertutto. Dove governa la destra siamo di sinistra, dove governa la sinistra siamo di destra. Siamo all’opposizione perché pensiamo che il ruolo dei giornali sia questo: fare da contraltare al potere, esercitare una funzione di controllo, vigilare e provare a stimolare un dibattito in città.
Ed è una modalità che adottiamo dovunque quindi il Sindaco non se ne abbia a male se lo critichiamo. Cantare le sue gesta non è il nostro ruolo visto che c’è già lui a farlo sulla sua pagina Facebook.
Qualcuno, però, ci ha ancora capito poco.
È il caso del consigliere di Venaria Riparte, Andrea Carlomagno (un cognome così alto non ha migliorato il suo acume politico).
“Ho letto – ha detto in Consiglio – su alcuni giornaletti locali che noi siamo una maggioranza spaccata sugli alpini, non è così”.
Ora, uno può anche negare l’evidenza, e siamo ai limiti dell’assurdo, ma passiamo oltre.
La mozione per portare solidarietà agli alpini è stata firmata solo da Forza Italia e Lega e non da Venaria Riparte e Fratelli d’Italia, come mai?
Il buon Carlomagno ha voglia di spiegarcelo oppure pensa che il suo ruolo sia solo quello di denigrare i giornali?
La seconda suggestione l’ha lanciata, invece, il Sindaco, Fabio Giulivi, in merito alle associazioni.
“Questo malessere – ha spiegato Giulivi – forse non c’è, se il malessere sono gli articoli sulla Voce facciamoci delle domande e diamoci delle risposte. Questo malumore che vede lei, consigliera Schillaci, lo vede lei o forse il giornalista della Voce che tira fuori articoli a suo modo senza fare ricognizioni”.
E nonostante un Giulivi in stile Marzullo anche qui gli esempi non mancano.
Due settimane fa abbiamo parlato di un’associazione che ha smesso di fare servizio a Venaria. Al centro Bonino e all’associazione nazionale dei Carabinieri si è arrivati a scriversi tra avvocati, si è arrivati alle denunce. Infine: c’è una società venariese, la Virtus, che è andata via dalla città.
Queste magari sono nostre suggestioni o forse sono solo situazioni che l’amministrazione comunale non è in grado di gestire.
L’ha detto lo stesso Giampaolo Cerrini, assessore alle associazioni e vice Sindaco, in Consiglio Comunale: sono passati 9 mesi da quando ha preso la delega e sta ancora facendo la mappatura delle associazioni di Venaria. Servono davvero 9 mesi per mappare le associazioni del territorio di Venaria?
Qui più che immaginare i complotti della Voce occorrerebbe immaginare un modo per far funzionare le cose. Un modo legale eh, che qui assessori e Sindaco evocano la galera ad ogni Consiglio: “se facciamo così ci arrestano, se facciamo cosà ci arrestano…”